Negli ultimi tempi sono emerse pratiche scorrette da parte di alcuni partiti Italiani nei
confronti dei giovani alle prime armi nella politica. Questi partiti inducono i giovani a candidarsi, facendo loro credere di essere inclusi nella lista e di partecipare attivamente alla campagna elettorale. Tuttavia, viene tralasciato un dettaglio cruciale: essi devono ancora apporre la propria firma sulla lista per confermare la loro partecipazione.
Così, i giovani candidati vengono tenuti all’oscuro di questa informazione, mentre il partito crea falsi facsimili per far loro credere che stiano effettivamente partecipando alla campagna elettorale. Vengono incoraggiati a fare proselitismo tra amici e parenti, cercando voti per la lista. Tuttavia, tutto questo sforzo si rivela inutile per i giovani, poiché i loro cognomi non vengono considerati durante lo scrutinio in quanto non risultano iscritti nella lista. Conta soltanto la croce messa sul simbolo politico di appartenenza.
Questa truffa politica priva i giovani candidati della possibilità di promuovere la propria immagine politica, favorendo invece il partito nel suo insieme e consentendo al simbolo della lista di guadagnare popolarità. Ogni lista ha un limite di candidati che può presentare, quindi i giovani candidati superano quel limite senza saperlo. Vengono spinti a promuovere il partito senza sapere che non sono effettivamente in lista. Questo modus operandi viene applicato a un numero di persone compreso tra 15 e 20, ampliando così l’entità della frode. Vengono creati anche facsimili di persone inesistenti, sempre con lo scopo di diffondere il simbolo politico del partito.
La scusa del partito dopo aver sfruttato il ragazzo per il loro scopo è: “Purtroppo non c’è più posto nella lista perché hai superato il limite dei partecipanti”.
È preoccupante riflettere su quanti giovani siano caduti in questa trappola politica, dove vengono aggiunti come candidati all’insaputa loro, solo per favorire il simbolo della lista e gli altri candidati del partito. Questo modo di agire è scorretto non solo nei confronti degli altri partiti che si impegnano in una competizione leale, ma anche nei confronti dei giovani che credono di avere una reale opportunità nella politica.
È necessario avviare controlli rigorosi all’interno dei vari partiti per garantire la correttezza e la legalità delle pratiche. Questo modo di agire costituisce una truffa politica a tutti gli effetti e purtroppo ci saranno molti ragazzi raggirati da questo sistema politico in tutta Italia.