Case a 1 Euro: ecco i comuni dove si possono acquistare

Delle Case in vendita ad 1 euro se ne parla da tanto, e ad intervalli più o meno regolari escono dei servizi anche sui telegiornali. Onestamente ci sembrava troppo bello per essere vero e abbiamo deciso di approfondire, e dopo diverse ricerche siamo rimasti stupiti del fatto che effettivamente ci sono diverse case in vendita alla cifra simbolica di 1 euro, in diversi comuni italiani.

Case in vendita ad 1 Euro: si acquistano con un Bando di Concorso

Ma perché succede questo? E cosa ci guadagna chi vende un immobile ad 1 euro? Le domande sarebbero tante ed è facile rispondere chiarendo che le opzioni sono in genere due:

  • Vendita diretta da parte del Comune: Un Comune vende immobili ad 1 euro per ripopolare un paesino, un borgo o una zona disabitata, emette un vero e proprio Bando di Concorso e richiede una serie di requisiti, non ultimo quello di avere la residenza nell’immobile che si acquista. Questo per evitare speculazioni ed avere effettivamente persone che vivono tutto l’anno nella casa che acquistano
  • Vendita diretta da un privato: più raro, ma possibile. Si eredita una piccola casa in un paesino e l’immobile ha bisogno di una ristrutturazione. Il proprietario non è interessato e per evitare di avere costi annuali vende ad una cifra simbolica (un euro, cento euro, mille euro).

Bandi Aperti per le case in vendita ad 1 euro

Le case a 1 euro rappresentano un’opportunità affascinante per coloro che desiderano diventare proprietari di un immobile a costi estremamente ridotti. Nel corso degli anni, questo progetto si è diffuso in diversi comuni italiani con l’obiettivo di riqualificare territori colpiti dallo spopolamento e valorizzare il patrimonio immobiliare in stato di abbandono.

Nel 2023, numerose sono le amministrazioni locali che hanno deciso di aderire a questa iniziativa, offrendo bandi per l’acquisto di case a 1 euro. Vediamo quali sono le opportunità disponibili e come si può partecipare.

  • Requisiti di cittadinanza: In genere, sia i cittadini italiani che quelli stranieri, comunitari o extracomunitari, possono partecipare ai bandi per l’acquisto di case a 1 euro. Tuttavia, potrebbero essere richiesti documenti specifici, come il permesso di soggiorno, e potrebbero essere applicate condizioni diverse in base al comune di riferimento.
  • Piani di ristrutturazione: Un elemento comune nei bandi è l’obbligo per i potenziali acquirenti di presentare un piano di ristrutturazione entro un limite di tempo specificato. Questo piano deve indicare le azioni che saranno intraprese per riqualificare l’immobile e renderlo abitabile.
  • Scopi abitativi e turistici-aziendali: Alcuni bandi prevedono la possibilità di utilizzare le case a 1 euro sia come residenza principale che per scopi turistici o aziendali. Tuttavia, è necessario comunicare al comune le proprie intenzioni, tenendo conto delle diverse esigenze al momento dell’assegnazione.
  • Costi a carico dell’acquirente: Gli acquirenti delle case a 1 euro sono responsabili dei costi dell’immobile, dei lavori di ristrutturazione, delle spese notarili e delle eventuali volture. È importante valutare attentamente i costi totali previsti prima di intraprendere l’acquisto.

Case disponibili ad 1 euro: la lista dei Comuni

Quest’anno, molti comuni italiani hanno lanciato nuovi bandi per promuovere la vendita delle case a 1 euro e stimolare la ripresa economica delle loro comunità. I bandi variano da comune a comune, ma alcuni requisiti e procedure generali si applicano in molti casi.

Vediamo i Bandi disponibili al momento, con link diretto al sito del Comune di riferimento.

Regione Puglia: Case a 1 Euro a Taranto

Dopo il successo delle prime due edizioni, l’amministrazione di Taranto è pronta a lanciare il terzo bando “Case a 1 euro”. Questo progetto, promosso dal sindaco Rinaldo Melucci, mira a favorire il ripopolamento e la rigenerazione urbana della suggestiva Città Vecchia, attraverso la cessione simbolica di immobili a prezzi molto bassi.

Rigenerazione urbana di successo: Tra le iniziative dell’amministrazione Melucci, il processo di rigenerazione urbana tramite il progetto “Case a 1 euro” si è rivelato uno dei più efficaci. Questa iniziativa fa parte dell’atto di indirizzo “Ecosistema Taranto – Culture dell’abitare“, deliberato dalla giunta nel 2019. Le prime due edizioni hanno avuto un grande impatto, mettendo a bando diverse unità immobiliari in caratteristici edifici “cielo-terra”. Nella prima edizione, conclusa a gennaio 2021, sono stati assegnati 4 edifici e per altri 3 è stato completato il rogito, mentre nella seconda edizione, chiusa a novembre 2021, sono stati messi a bando 9 edifici, di cui 7 sono stati assegnati e per 3 è stato firmato il rogito.

La decisione di un terzo bando: Grazie alla positiva partecipazione alle edizioni precedenti, alla risonanza mediatica anche a livello internazionale e alle numerose richieste di un nuovo bando, il sindaco ha deciso di proporre una terza edizione. Il team della direzione Patrimonio, che ha svolto un ruolo fondamentale nelle edizioni precedenti, sta lavorando attivamente per avviare le fasi procedimentali necessarie alla pubblicazione del nuovo bando.

Preparativi per il terzo bando: Attualmente, si sta procedendo alla ricognizione dei beni che saranno oggetto del bando, con l’obiettivo di proporre uno standard qualitativo che renda ancora più interessante la partecipazione e fornisca informazioni dettagliate ai potenziali acquirenti. Un team composto da tecnici esterni e risorse umane interne, selezionate dal dirigente del Patrimonio Michele Matichecchia, sarà responsabile del coordinamento, della preparazione, della promozione e della gestione della terza edizione del bando.

Regione Abruzzo: Case a 1 Euro a Penne

Il centro storico di Penne, che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia” dal 2012, è caratterizzato da palazzi nobiliari, chiese, conventi, porte urbane, fontane storiche e musei. Queste attrazioni storiche e artistiche sono costruite principalmente con il mattone, che conferisce a Penne il titolo di “Città del mattone”. Tuttavia, attualmente il centro storico sta affrontando il fenomeno dello spopolamento, con una progressiva emigrazione e un aumento di immobili fatiscenti, oltre a una popolazione in gran parte anziana.

Iniziativa “Case ad un euro nel borgo di Penne“: L’amministrazione di Penne ha avviato l’iniziativa “Case ad un euro nel borgo di Penne” con l’obiettivo di riordinare e valorizzare il patrimonio immobiliare esistente. Questo patrimonio è costituito da edifici fatiscenti nel centro storico che versano in condizioni di abbandono e degrado.

Obiettivi dell’iniziativa: L’obiettivo principale è promuovere la riqualificazione paesaggistica, urbanistica ed edilizia dell’intero centro storico. Ciò include iniziative volte all’incremento demografico, alla promozione turistica e ricettiva, e al rilancio degli scopi abitativi per i privati, anche attraverso forme innovative di coabitazione come il cohousing sociale. L’obiettivo è anche favorire l’incremento degli investimenti privati nel comune. Questa azione si concentra sulla riqualificazione per migliorare la qualità della convivenza negli spazi urbani, favorire l’inclusione sociale e realizzare nuovi modelli di welfare nel centro storico. Ciò viene realizzato attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’espansione di zone completamente pedonali e l’implementazione di una rete di parcheggi con alternative di viabilità e mobilità.

Presentazione della manifestazione di interesse: Dal 23 maggio 2022 è possibile presentare la manifestazione di interesse per l’acquisto, anche a prezzo simbolico, di immobili di proprietà situati nel centro storico di Penne. Tutta la documentazione relativa all’iniziativa, compreso l’Allegato A riguardante la disponibilità degli immobili, è disponibile per il download tramite il link fornito poco sopra.

Altre Case ad 1 Euro disponibili

Aggiorneremo questa pagina con nuove case in vendita a prezzo simbolico e nuovi bandi mani a mano che arriveranno.

Case ad 1 Euro: Pro e Contro

Anzitutto diciamo che i bandi vanno e vengono. I comuni aprono il bando, in genere con quattro o cinque immobili e lo chiudono quando completano la vendita. Poi lo rifanno con altri immobili a distanza di un anno o due, quindi occorre monitorare di continuo questa pagina e quelle dei vari comuni interessati.

Poi, va detto che se vengono venduti a delle cifre irrisorie il motivo ci sarà: in genere sono paesini provi di servizi, l’immobile è da ristrutturare totalmente e rappresenta un investimento di una certa rilevanza. Ma il fascino di comprare un piccolo appartamento o una piccola casa in un borgo rimane uno dei sogni di noi italiani.

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