Lavorare sulle soluzioni e sulla professionalità dei banker ha portato Banca Generali ad arrivare sul podio del private banking in Italia: il contributo dell’AD Gian Maria Mossa.
Gian Maria Mossa: Banca Generali, il valore delle iniziative per rafforzare la relazione banker-cliente
L’AD Gian Maria Mossa lo ha sottolineato in diverse occasioni: per avvicinare il risparmio privato all’economia reale fondamentale è riconoscerne il ruolo di “vera colonna sociale del Paese” e rafforzare la relazione banker-cliente che ne è alla base. È anche in quest’ottica che Banca Generali si avvale di figure specializzate nella gestione patrimoniale, in grado di proporre le soluzioni e i servizi più efficaci, adattati in base alle esigenze di investimento di famiglie e imprese. Non a caso sono sempre più numerose le iniziative che Banca Generali promuove per valorizzare ulteriormente le competenze dei professionisti di cui si avvale: oggi infatti, anche a fronte del momento di particolare complessità che stiamo vivendo, il ruolo del consulente finanziario ha assunto maggior rilevanza sociale. Momenti di formazione ma anche di riflessione su nuove opportunità e prospettive della consulenza finanziaria come quello che avrà luogo il prossimo 25 maggio a Palazzo Pepoli a Bologna: un evento dedicato ai consulenti del domani durante il quale interverrà anche l’AD Gian Maria Mossa.
Gian Maria Mossa: “Progetto Giovani”, Banca Generali disegna il futuro della consulenza finanziaria
In un recente articolo di “Forbes” in occasione del decennale di Gian Maria Mossa in Banca Generali, si ricorda “il lavoro sulle soluzioni e sulla professionalità dei banker” come uno dei pilastri che ha guidato la crescita dell’Istituto in questi anni. La formazione e la specializzazione dei professionisti di cui si avvale rappresentano per l’AD un pilastro di Banca Generali: lo dice anche il recente lancio di “Progetto Giovani”, l’iniziativa avviata dall’Istituto guidato da Gian Maria Mossa per aprire le porte della consulenza finanziaria a una nuova generazione di professionisti under-35. Il progetto, che avrà una durata di 36 mesi, prevede un percorso di sviluppo a 360 gradi per i giovani consulenti coinvolti. Oltre alla formazione continua erogata su competenze tecniche e comportamentali, il “Progetto Giovani” fa leva su una vera e propria mentorship portata avanti da un consulente senior che guiderà il giovane professionista nello sviluppo delle capacità relazionali, sempre più centrali nello sviluppo del rapporto col cliente. A ciascun giovane professionista viene inoltre assegnato un obiettivo di portafoglio al termine del piano, periodo dopo il quale il tutor potrà valutare se dar vita ad un vero e proprio team.