Da tempo si parlava della necessità di nuove regole per i concorsi pubblici e finalmente il Governo è intervenuto apportando importanti cambiamenti in materia. Ecco tutte le novità.
Con l’obiettivo di ridurre i tempi di assunzione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni per i prossimi tre anni, la nuova disciplina rientra a pieno titolo tra gli interventi previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) nell’ambito del processo di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative.
ll testo, già approvato in esame definitivo in CDM, apporta alcune significative modifiche al DPR n. 487/94, specie nelle parti che disciplinano l’accesso alle Pubbliche Amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi. Ma non solo: alcuni interventi, infatti, sono stati apportati anche in materia di Servizio Civile.
In questo articolo ti parleremo di tutte le nuove regole in materia di concorsi pubblici.
Procedure Concorsuali Entro 6 Mesi
Una delle principali novità riguarda la fissazione di un limite massimo di 6 mesi per la conclusione delle procedure concorsuali. Come riportato sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione, tutti i bandi di concorso saranno pubblicati sul portale InPA (che diventa l’unico canale attraverso il quale presentare la domanda di partecipazione) e sui siti istituzionali degli enti erogatori.
Inoltre, sono previste nuove disposizioni in materia di rappresentatività di genere, per eliminare qualsiasi forma di discriminazione e tutele ulteriori per le donne in gravidanza o allattamento.
Prova Orale Non Obbligatoria Fino al 2026
Una delle parti più interessanti del testo approvato in CDM riguarda la non obbligatorietà della prova orale fino al 2026. Bisogna, però, fare delle precisazioni.
Questa regola, infatti, non è strutturale e non si applica a tutte le tipologie di concorso. Come riportato, può essere prevista, a discrezione degli enti banditori, la sola prova scritta, ma limitatamente ai concorsi rivolti all’assunzione di profili non apicali.
Inoltre, per le prove scritte è previsto lo svolgimento esclusivamente in modalità digitale su dispositivi appositamente forniti.
Laddove siano previste, invece, anche le prove orali, nel testo si legge che esse debbano svolgersi in aule aperte al pubblico idonee ad assicurare la massima partecipazione o, qualora non si riuscisse a garantire questo, lo svolgimento della prova può avvenire in modalità digitale, da remoto.
Nuove Regole Concorsi Pubblici: Sedi Decentrate e Base Territoriale
Le nuove regole prevedono anche la possibilità di organizzare concorsi in sedi decentrate. In questo caso, spetterà al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri individuare le sedi di svolgimento delle prove concorsuali, utilizzando i locali:
- di plessi scolastici di ogni ordine e grado;
- di sedi universitarie;
- di ogni altra struttura pubblica o privata risultante idonea.
Una scelta, questa, che negli obiettivi della riforma ha l’intenzione di rispondere alle esigenze di economicità delle procedure concorsuali, anche e soprattutto a favore delle amministrazioni a carico delle quali sono posti gli oneri di spesa delle strutture presso cui si svolgono le prove concorsuali.
Così, qualora si voglia presentare domanda di partecipazione per un concorso unico nazionale (ossia un tipo di concorso rivolto a diverse figure, indetto in un’unica data), il candidato potrà presentare domanda solo per un profilo oggetto del bando e per una sola Regione (base territoriale).
Novità Concorsi Unici
I concorsi unici per il reclutamento dei dirigenti e delle figure professionali comuni a tutte le amministrazioni, banditi dal Ripam, sono organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, tenuto conto del fabbisogno presso le amministrazioni interessate. Le assunzioni possono effettuarsi solo attingendo alle nuove graduatorie di concorso fino al loro esaurimento.
Modalità di Assunzione
In base al nuovo procedimento previsto, i candidati risultati idonei o vincitori verranno assunti, in caso di scorrimento della graduatoria, in periodo prova, al fine di valutare il possesso dei titoli e requisiti utili all’assunzione. Questo periodo non ha un termine stabilito, ma viene fissato in sede di contrattazione collettiva. Se il candidato non assume servizio decade dall’assunzione, salvo presentare un giusto motivo.
Per quanto riguarda gli idonei, invece, c’è una novità: saranno considerati tali anche tutti coloro che rientreranno in una fascia pari al 20% dei posti in più dopo quelli assegnati, agevolando così il piazzamento in graduatoria e future collocazioni, nonché velocizzando le procedure attraverso la riduzione di numero di idonei (fino ad ora, ricordiamo, la classifica viene stilata sulla base del raggiungimento di un certo punteggio).
Quota per Servizio Civile
Come accennato all’inizio di questo articolo, sono state introdotte delle novità anche in materia di Servizio Civile. Nello specifico, è stata introdotta nei concorsi pubblici una quota di posti pari al 15% a favore di coloro che hanno completato il Servizio Civile, a condizione che non abbiano riportato alcuna nota di demerito (e raggiungano, ovviamente, il punteggio necessario per risultare idonei o vincitori).