(Di Rossella B.)
La musica e la letteratura si incontrano spesso, è risaputo. Band, cantautori, scrittrici e scrittori si affiancano per unire – ognuno dal proprio fronte – temi e paesaggi della letteratura con note e arrangiamenti. È così che si scopre quanto i pensieri di William S. Burroughs, Albert Camus o Flannery O’Connor abbiano ispirato artisti pop, rock, punk, etc. Alla stessa stregua, molti autori moderni amano scrivere le loro narrazioni all’ombra di brani di Bob Dylan o sotto le sciabolate scalari del chitarrista svedese Yngwie Malmsteen. Oggi si parla di due romanzi, uno che conduce nel passato, Lo straniero di Albert Camus, e uno che ancora deve uscire, Il suo nome è Bono Vox di Mimmo Parisi.
Lo straniero, di Albert Camus
Per quanto riguarda il primo testo, ci affidiamo a quanto Robert Smith dei Cure ha dichiarato in diverse occasioni. Pertanto diciamo che il brano Killing an arab è la personale versione dello Straniero secondo Robert Smith. Il pezzo uscì nel dicembre 1978, quando Smith non aveva ancora vent’anni. «Uno dei temi della canzone è che l’esistenza di tutti è praticamente la stessa. Tutti vivono, tutti muoiono, le nostre esistenze sono le stesse», raccontò dopo, spiegando di averla scritta quando frequentava l’ultimo anno di scuola. Era colpito dalle azioni da Meursault; da come potesse sentirsi – con estrema naturalezza – capitato per caso al funerale della madre. La scena raccontata nel testo della canzone, però, è quella centrale: l’omicidio dell’arabo in spiaggia.
Il suo nome è Bono Vox, di Mimmo Parisi
Il secondo libro esce il 15 luglio e si chiama Il suo nome è Bono Vox (LINEA-R, pag. 260). L’autore, Mimmo Parisi, ha immerso profondamente le mani nei venti di guerra che stanno bruciando l’est dell’Europa. Ne ha tratto e isolato una storia di disperazione ma anche di grande speranza. Due fratelli ucraini, Sergey e Denys, trascorrono la loro infanzia in un decrepito istituto. Non amano quei muri che li separano dall’esterno, vagheggiano di essere accolti da un qualsiasi famiglia che li faccia sentire parte di qualcosa. Con l’amico Pyotr fanno l’esperienza di una fallimentare evasione. Ormai adolescenti sono adottati, il primo da un’aristocratica famiglia russa, il secondo da una ucraina. Alcuni mesi prima che la Federazione Russa invada l’Ucraina, perdono i contatti. Sotto il chiasso malefico delle bombe, Denys incontra Alexandra, la ragazza che gli darà un motivo per non correre sbigottito contro il fuoco nemico. Intanto il vocalist Bono Vox e il chitarrista ‘The Edge’, attirano l’attenzione mondiale sull’Ucraina. Nello scenario disperato del conflitto, i due fratelli riescono inaspettatamente a incontrarsi; ma ormai sono schierati con due nazioni diverse.