Crossmedialità e multicanalità sono le dimensioni in cui si muove l’informazione e quindi anche la comunicazione d’impresa, a partire dalle relazioni con la stampa che oggi vedono le notizie scorrere in un unico flusso informativo nel web, passando dai media on line alle piattaforme di video e podcast e naturalmente ai social media.
Ma come afferma l’ultimo , che ha intervistato piu’ di 3000 giornalisti, le imprese e i loro uffici di media relations devono garantire che i contenuti siano accurati. Profondità e accuratezza sono definiti una priorità dal 58% giornalisti. Il 27% ha anche affermato che la loro più grande sfida è mantenere la credibilità come fonte attendibile. Il 40% dei giornalisti afferma di affidarsi maggiormente ai dati quest’anno rispetto a quelli precedenti e di fare affidamento sulla propria collaborazione con professionisti delle pubbliche relazioni per fornire questi dati. Alla domanda su cosa potrebbero fare i professionisti della comunicazione per semplificare il proprio lavoro, il 66% dei giornalisti ha risposto fornendo dati e fonti esperte nei comunicati stampa che restano la fonte numero uno per i media nella generazione di contenuti (35%).
“Per aumentare il valore delle informazioni fornite ai giornalisti- spiega Cristina Cobildi di Encanto Public Relations – quando si scrive un comunicato stampa è importante considerare la convalida del contenuto con citazioni o testimonianze di esperti del settore. L’ufficio stampa, deve essere – oggi piu’ che mai –continua Cristina Cobildi- strutturato come una redazione giornalistica multimediale – per offrire ai media, informazioni nei formati adatti a i canali in cui oggi viene fruita.
L’account di pubbliche relazioni non lavora piu’ solo con un team di colleghi con cui condivide e affina la strategia di definizione dei pubblici e dei risultati, ma il suo lavoro è condiviso – in tempo reale – ora anche con una miniredazione, dotata di giornalisti, troupe video, esperti di infografica e fotografi che declinano la notizia in un multiplo di contenuti.
L’ufficio media relations è la più efficace leva per promuovere la reputazione delle imprese e promuovere il brand perché è solo attraverso l’intermediazione autorevole dei media, sapientemente gestita, che vengono costruiti i contenuti più credibili.
È da questo centro operativo e di controllo – spiega Roberto Gazzini di Encanto Public Relations – che arrivano i contenuti, i racconti, le good stories da condividere ancora prima che con la stampa con i propri pubblici interni e infine poi con i grandi motori di ricerca. Comunicazione esterna e interna, sono oggi più che mai facce di una medesima medaglia e si alimentano l’una con l’altra, per sostenere la reputazione dell’azienda a partire dai suoi dipendenti prima ancora che sui media e i social.
Se da una parte i media hanno un ruolo fondamentale nella formazione dell’opinione pubblica, nella creazione della percezione della realtà al web e alle piattaforme social va invece affidato l’incarico dell’amplificazione di questi contenuti cross-mediali, per contribuire ulteriormente ad accrescere la reputazione delle imprese.
Non c’è distinzione tra stampa tradizionale e testate on line: non solo tutti i quotidiani, ma anche le tv e le radio hanno uno o più canali web e social attraverso i quali diffondono i propri articoli e notizie, e molti giornalisti sono addirittura influencer di sé stessi e dispongono di propri canali social che ripropongono sia quanto già offerto ai lettori, sia contenuti ad hoc. E non dimentichiamo che sui motori di ricerca, Google in primis, i media godono di un ottimo posizionamento proprio perché l’algoritmo ne riconosce l’autorevolezza.