Come era stato previsto dai mercati, la Banca Centrale Europea ha deciso di effettuare una nuova stretta di politica monetaria. L’istituto centrale di Francoforte ha alzato i tassi di interesse per 25 punti base, portandoli così al 4,25%. Salgono anche i tassi sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%.
La decisione della Banca Centrale Europea
Il consiglio direttivo della Eurotower ha deciso di intervenire ulteriormente sul costo del denaro a causa della inflazione, che sebbene in diminuzione si ritiene che rimarrà ancora superiore rispetto all’obiettivo del 2% “per un periodo prolungato di tempo“. In particolar modo, quella che rimane elevata è l’inflazione di fondo.
Tuttavia la Banca Centrale Europea sottolinea che i passati incrementi dei tassi di interesse si stanno trasmettendo all’economia, agendo come fattore frenante alla corsa dei prezzi.
Il futuro dei tassi
Se la mossa odierna era data per scontata dai mercati e dagli esperti dei broker opzioni binarie no Esma (extra UE), quello su cui ci sono ancora dubbi sono le future mosse della Banca Centrale Europea. A tal proposito il consiglio direttivo ha chiarito che la sua azione si svilupperà in base ai dati macroeconomici in arrivo. Ovviamente si guarderà in special modo alle prospettive di inflazione.
La reazione dei mercati
Il meeting della Banca Centrale Europea non ha avuto un grande effetto sul l’euro, anche perché si trattava di una decisione ampiamente scontata.
Tuttavia la valuta unica sta perdendo quota rispetto alla dollaro, secondo un classico schema breakout pullback trading. Il cambio EUR/USD è scivolato sotto 1,11, dal momento che gli ultimi dati macroeconomici europei hanno evidenziato segni di debolezza. In particolare i sondaggi flash PMI per luglio hanno rivelato la contrazione più significativa dal novembre dell’anno precedente, guidata principalmente da un forte calo della produzione che non si vedeva da oltre tre anni.
Al contrario, nuovi dati hanno mostrato che il PIL degli Stati Uniti è cresciuto del 2,4% nel secondo trimestre, ben al di sopra delle aspettative del mercato dell’1,8%, sottolineando la resilienza dell’economia a tassi di interesse più elevati.