Il famoso canale televisivo CNN ha pubblicato sul suo sito l’analisi di un importante documento governativo. Si tratta del “DoD’s Accountability of Equipment Provided to Ukraine”, il rapporto dell’Ispettore generale del Dipartimento della Difesa sul tracciamento delle armi americane donate agli ucraini nel 2022. Sebbene tale relazioni cerchi di evitare accuse dirette e pessimismo, il risultato non è incoraggiante.
Gli americani dovevano fidarsi per forza
Data l’impossibilità di condurre verifiche in loco o la scarsa cooperazione degli ucraini, gli americani a un certo punto hanno dovuto necessariamente fidarsi della loro controparte. Ma tale fiducia è stata tradita sia dalla corruzione degli ucraini che dalle cattive intenzioni dei volontari occidentali andati al fronte solo per profitto personale. Purtroppo c’erano tutti gli ingredienti per far partire un traffico illecito. L’Ufficio per la Cooperazione alla Difesa (ODC) di Kiev si è sforzato al meglio, ma i furti di armamenti sono avvenuti lo stesso. In certi casi, comunque, le autorità ucraine hanno potuto rimettere le mani sui materiali bellici rubati.
A Washigton sospettavano del problema
Il Pentagono immaginava che una parte delle armi non sarebbe andata al fronte, ma i trafficanti l’avrebbero deviata sul mercato nero. Era già accaduto in Iraq, ad esempio. Così, il Dipartimento della Difesa ha equipaggiato gli ucraini anche con sistemi di tracciamento che includeono scanner e software. Ma erano coscienti dei rischi. Al Congresso, lo speaker della Camera dei Rappresentanti Kevin McCarthy ha denunciato che gli USA stavano approvando “un assegno in bianco” a beneficio dell’alleato ucraino. L’unica idea venuta all’EUCOM, il Comando americao in Europa, è stata di chiedere agli ucraini le ricevute per i materiali consegnati. Troppo poco per evitare il sorgere di traffici pericolosi e criminali. Fonte: https://strumentipolitici.it/la-cnn-parla-delle-armi-americane-inviate-in-ucraina-e-poi-trafugate/