Concorso Docenti di Religione Cattolica 2023

Fra le diverse opportunità di carriera in ambito scolastico, nonché la possibilità di ottenere una posizione lavorativa di ruolo, è presente anche il Concorso Docenti di Religione Cattolica, come previsto dal decreto Milleproroghe.

A differenza degli altri concorsi, si tratta di una svolta significativa degli ultimi decenni, in quanto i potenziali candidati attendono questa opportunità da quasi 20 anni!

In questo articolo ti spieghiamo in cosa consiste il Concorso Docenti di Religione Cattolica 2023 e quali sono le informazioni che al momento sono state rese pubbliche.

Concorso Docenti di Religione Cattolica: una lunga attesa

Fra i diversi concorsi previsti in ambito scolastico, per i quali è atteso il bando nel corso del 2023, quello che ha subito più rinvii nel corso degli anni è sicuramente il Concorso che riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica.

Devi sapere, infatti, che l’ultimo era stato indetto nel 2004 ed è stato necessario attendere la Legge n. 159 del 20 dicembre 2019 per veder riaccendere le speranze sulla possibilità di un nuovo Concorso in materia; tuttavia, nonostante il primo bando fosse atteso entro il 2021, la data è stata spostata più volte fino al giorno d’oggi.

Attualmente, infatti, si prevede l’uscita del bando di Concorso entro il 31 dicembre 2023. Con esso si potranno conoscere ulteriori dettagli riguardo agli argomenti d’esame, le prove da affrontare e le modalità di iscrizione.

Un aspetto importante da tener presente è che i Concorsi saranno due, con graduatorie e prove distinte, pur prevedendo il contemporaneo svolgimento dell’esame, entrambi indetti non solo per assumere nuovo personale docente per l’insegnamento della Religione Cattolica, ma anche per conferire contratti di lavoro più stabili a tutte le posizione rimaste precarie per anni.

Concorso ordinario vs Concorso straordinario

Stando ai dati raccolti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, i Concorsi sono finalizzati alla copertura dei posti vacanti previsti per il prossimo triennio scolastico, che includono anche gli insegnanti prossimi alla pensione, per un totale di oltre 7.300 posizioni lavorative.

In un primo momento le informazioni trapelate prevedevano una ripartizione del 50% per ciascun Concorso, salvo poi effettuare un cambio di rotta con il Decreto PA bis, che ha ricalcolato le percentuali, distribuendo il 30% di posti per il Concorso ordinario Docenti di Religione Cattolica e il 70% per quello straordinario.

Anche se è previsto che i due bandi abbiano luogo nel medesimo periodo, le opportunità proseguiranno in completa autonomia, prevedendo talvolta requisiti differenti, così come le prove e le graduatorie; i sindacati, infatti, stanno discutendo sulla possibilità di semplificare la procedura d’esame per il Concorso straordinario, al fine di snellire i tempi di assunzione.

Requisiti per partecipare al Concorso

Se sei interessato a partecipare al Concorso Docenti di Religione Cattolica 2023, devi sapere che il requisito imprescindibile richiesto per ciascun bando è il possesso del certificato dell’idoneità diocesana, rilasciato dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei 90 giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di Concorso.

A ciò si aggiunge anche il titolo di studio, che deve essere almeno uno dei seguenti:

  • Baccalaureato, licenza o dottorato in teologia presso le università pontificie;
  • Corso di studi teologici in un seminario maggiore con regolare attestato;
  • Laurea magistrale in Scienze Religiose in un istituto approvato dalla Santa Sede.

Per chi è interessato all’insegnamento della materia nelle scuole per l’infanzia e primarie, sono richiesti anche altri requisiti aggiuntivi, fra cui essere sacerdoti, diaconi o religiosi con la qualificazione riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e avere un master specifico di II livello approvato dalla stessa.

Infine, per partecipare al Concorso straordinario è richiesta anche un’esperienza minima come insegnante di Religione Cattolica nelle scuole nazionali di almeno 3 anni, anche non consecutivi.

Gli anni di servizio vengono conteggiati come segue: almeno 180 giorni in un anno oppure lavoro ininterrotto dal 1° febbraio alla conclusione degli scrutini finali dello stesso anno scolastico.

Concorso Docenti di Religione Cattolica: previsione delle prove

Il Decreto PA bis emanato di recente ha fornito anche delle previsioni in relazione alle prove da svolgere per il Concorso ordinario, che presumibilmente saranno due.

Per quanto riguarda la prova scritta, saranno presenti quesiti a risposta multipla da completare attraverso un sistema informatico, per snellire anche le tempistiche di correzione. Gli argomenti di valutazione verteranno sulle conoscenze pedagogiche, psicopedagogiche e didattico-metodologiche del candidato.

Sarà valutata anche la conoscenza della lingua inglese, che dovrà essere almeno di livello B2, così come le capacità informatiche relative agli strumenti di apprendimento digitalizzati.

Alla prova scritta segue quella orale, un colloquio individuale volto a sondare ulteriormente le capacità e le competenze del candidato nell’insegnamento della Religione Cattolica, con test specifici e domande mirate.

Per quanto riguarda il Concorso straordinario, come già anticipato in precedenza, si discute sulla possibilità di valorizzare l’esperienza del partecipante già acquisita sul campo, ma si dovrà attendere l’uscita del bando per conoscere ulteriori dettagli, il quale ti ricordiamo è previsto per la fine del 2023.

Come prepararsi al Concorso Docenti di Religione Cattolica

In attesa del bando e per avere maggiori possibilità di successo ai concorsi, è possibile iscriversi ad uno dei numerosi corsi di formazione online, affiancando eventualmente lo studio delle materie d’esame con manuali completi e aggiornati.

Di seguito riportiamo alcuni fra i migliori corsi di preparazione per superare il Concorso Docenti di Religione Cattolica, sia esso ordinario o straordinario:

Per quanto riguarda la scelta dei manuali didattici, è sempre meglio verificare la data di pubblicazione: più recente sarà l’uscita del volume, maggiori saranno le probabilità che il programma di apprendimento sia completo e ideale per superare i concorsi.

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