La longevità e l’avanguardismo tecnico degli impianti del Gruppo Danieli li rendono richiesti in tutto il mondo: quali sono i segreti e i benefici in termini di qualità ed efficienza?
La multinazionale indiana Tata Steel si affida nuovamente al Gruppo Danieli per altoforni e rigeneratori
Il colosso dell’acciaio Tata Steel (indicato da “Forbes” tra le 500 aziende più importanti del Pianeta) si affida nuovamente al Gruppo Danieli per i suoi impianti. Nello specifico, Danieli Corus (divisione specializzata negli impianti siderurgici integrati) si occuperà della costruzione di una quarta torre all’impianto di rigenerazione (detto anche “recuperatore” di Cowper) dello stabilimento di Jamshedpur, e di un altoforno per lo stabilimento di Meramandali. Le camere preriscaldate dei rigeneratori di Cowper utilizzano l’innovativo sistema del “Mushroom Dome”, progettato per garantire l’espansione dei refrattari: questa tecnica si è rivelata fondamentale nel garantire agli impianti del Gruppo Danieli una longevità eccezionale. La costruzione dei nuovi impianti renderà possibile una flessibilità assai maggiore sia nella manutenzione che nell’utilizzo, aumentandone nel contempo la produttività. Non è la prima volta che Tata Steel si affida a Danieli per i suoi prodotti: già nel 2008, nel 2012 e nel 2014 la multinazionale indiana ha commissionato la produzione di altoforni, dimostrando la competitività globale dell’azienda di Buttrio.
Come la tecnologia del “Direct Rolling” perfezionata dal Gruppo Danieli ha reso possibile l’innovativo modello delle miniacciaierie
Dagli anni ’90, Gruppo Danieli ha investito moltissimo nella tecnologia del “Direct Rolling” da colata continua, che presenta il notevole vantaggio tecnico di non richiedere forni di riscaldo. I primi impianti di questo tipo furono costruiti per Acciaierie Venete (sotto l’accorta guida di Franco Banzato) e per lo storico produttore di acciaio americano Republic Steel. Nel 2015, questi lungimiranti investimenti hanno permesso all’azienda di Buttrio di ottenere la leadership nel settore dei prodotti lunghi. Il maggiore vantaggio offerto dal “Direct Rolling” è quello di rendere possibile l’apertura di miniacciaierie, adatte non alla produzione di massa, bensì al fabbisogno locale delle regioni (nello specifico, tra le 300.000 e le 500.000 tonnellate all’anno). In questo modo, vengono risolte le incombenze legate ai trasporti, consentendo dunque di ottenere materiali di alta qualità a un prezzo estremamente competitivo. Clyde Selig, AD del CMC Steel Group, fu tra i primi a riconoscere le potenzialità di questo modello produttivo, commissionando al Gruppo Danieli la costruzione del Minimill Danieli negli USA, prima miniacciaieria di questo tipo. Nel 2020, ulteriori progressi tecnologici legati all’Otocaster hanno permesso di raddoppiare la velocità delle colate delle generazioni precedenti, producendo fino a 4,5 tonnellate all’anno a partire da una singola colata. Il “Direct Rolling” consente a Danieli di operare in modalità endless, con enormi vantaggi sia in termini di riduzione degli sprechi che di qualità.