Il settore solare sta vivendo una fase di forte espansione, ma anche di grandi sfide. La domanda di energia solare è in crescita, ma non al passo con l’offerta, che ha raggiunto livelli record. Questo ha portato a una situazione di sovraccapacità, che ha effetti negativi sulle scorte e sui prezzi delle aziende che operano nel settore. Vediamo quali sono i principali fattori che hanno causato questa situazione e quali potrebbero essere le conseguenze.
Il primo fattore è il crollo dei prezzi del silicio policristallino, il materiale di base per la produzione dei moduli fotovoltaici. Il silicio policristallino è passato da oltre 30 $/kg a inizio anno a circa 9 $ oggi, a causa dell’aumento dell’offerta da parte dei produttori cinesi, che hanno investito massicciamente in nuove capacità produttive. Questo ha ridotto il valore delle scorte e la redditività delle aziende che producono silicio, come Wacker Chemie e Hemlock Semiconductor, che hanno dovuto tagliare la produzione e i posti di lavoro.
Il secondo fattore è la caduta dei prezzi dei moduli fotovoltaici, che sono scesi da 0,22-0,24 $/W a inizio anno a 0,15 $ oggi, a causa della sovrabbondanza di moduli in diversi mercati. Questo ha ridotto i margini e le prospettive di crescita delle aziende che producono moduli, come JinkoSolar e Canadian Solar, che hanno dovuto ridurre le spedizioni e le previsioni. Inoltre, la concorrenza si è intensificata tra i produttori di moduli di diversa qualità e tecnologia, come i moduli monocristallini e i moduli bifacciali.
Il terzo fattore è l’espansione della capacità produttiva dei moduli fotovoltaici, che si sta realizzando rapidamente in Cina, Europa e Nord America, superando la crescita della domanda. Questo aumenta la pressione sui prezzi e rende più difficile per le aziende recuperare gli investimenti. In Cina, la capacità produttiva è stimata a oltre 200 GW, mentre la domanda interna è prevista a circa 50 GW quest’anno. In Europa, ci sono piani per produrre 30 GW di moduli entro il 2025, con il sostegno di riforme e sussidi dell’UE. In Nord America, ci sono progetti per costruire nuove fabbriche di moduli in Texas e Ohio.
Il quarto fattore è l’impatto delle politiche dell’UE sul fotovoltaico, che potrebbero penalizzare gli sviluppatori che non si approvvigionano dall’Europa, ma dalla Cina. L’UE sta infatti promuovendo una maggiore integrazione verticale del settore solare europeo, incentivando la produzione locale di silicio, wafer, celle e moduli. Questo potrebbe avere implicazioni geopolitiche e commerciali, dato che la Cina è il principale fornitore di moduli fotovoltaici nel mondo e ha una forte influenza sul mercato globale.
In conclusione, la sovraccapacità nel settore solare ha effetti negativi, si traduce in scorte ingenti e pressioni al ribasso sui prezzi, con conseguenze dirette sui bilanci delle imprese coinvolte.
Tuttavia, è fondamentale riconoscere che questa situazione non è solo una minaccia, ma anche un’opportunità per il settore solare. La concorrenza intensa potrebbe accelerare l’innovazione tecnologica e l’efficienza produttiva, spingendo verso il miglioramento delle tecnologie esistenti e l’emergere di soluzioni più avanzate. Inoltre, l’accessibilità crescente all’energia solare grazie ai prezzi più bassi potrebbe incentivare una maggiore adozione, contribuendo così agli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico.
Se vuoi saperne di più sul mondo dell’energia solare e scoprire come puoi partecipare attivamente alla transizione energetica in particolare sei ha un terreno fotovoltaico ti invitiamo a visitare il sito https://affittaterrenogreen.com/wp/.