I malumori alla Casa Bianca e il giro di visite di Blinken in Medio Oriente

Se la questione della guerra in Ucraina ancora non ha smesso di far discutere, in quel di Washington adesso a tenere banco è, com’è ovvio, il disordine in Medio Oriente. Il Congresso cova un certo malumore per il supporto assai deciso del governo Biden nei confronti di Israele. E come se non bastasse ha fatto discutere anche il viaggio a Tel Aviv del Segretario di Stato americano Antony Blinken.

Biden e Gerusalemme

Sembra proprio che Joe Biden non ne combini una giusta. L’essersi impelagato con Zelensky, elargendo supporto (sotto forma di miliardi di dollari) verso un Paese in cui la corruzione la fa da padrone, aveva già gettato un’ombra sul suo operato. Ma dare un pieno supporto a senso unico, ovvero rivolto solo ad Israele, nell’attuale conflitto ebreo-palestinese, per molti americani pare essere davvero troppo. Se è vero che una parte della popolazione statunitense ha origini giudaiche, ve ne è altresì un’altrettanta che ha origini palestinesi e non è per niente contenta dell’attuale gestione della situazione in Medio Oriente da parte della Casa Bianca. E non si parla solo di cittadini americani, ma anche di membri del Congresso, che stanno preparando una vera e propria mozione di sfiducia nei confronti del Presidente.

Il viaggio di Blinken

Intanto, dall’altra parte dell’Atlantico, anche Antony Blinken, il Segretario di Stato, ci mette del suo. “Mi presento a voi non solo come Segretario di Stato USA, ma anche come ebreo.” Queste le parole di Blinken che hanno fatto indignare alcuni cittadini americani. Del resto, se si intraprende un viaggio a scopo diplomatico per conto del proprio Paese, a che scopo rivendicare le proprie origini? Oltretutto in un clima in cui una dichiarazione del genere fa palesemente capire da che parte si stia. Fa quasi sorridere quindi che il Segretario si sia poi prodigato nel convincere i Paesi del Medio Oriente che hanno relazioni con Hezbollah e con Hamas a non intervenire ulteriormente nel conflitto. Difficile quindi criticare chi definisce da sempre gli Stati Uniti come il braccio armato di Israele. Fonte: https://strumentipolitici.it/blinken-in-visita-in-israele-ha-detto-di-parlare-da-ebreo-ma-non-rappresenta-tutti-i-cittadini-americani-malumori-nel-dipartimento-di-stato/