Casoria – Dalle aule di tribunale ai licenziamenti per appropriazione indebita: show del candidato al consorzio cimiteriale Mario Carluccio, tecnico incaricato delle Arciconfraternite. E succede anche che dopo le imbecillaggini (cit. sindaco Maglione) dell’ex presidente del Consorzio cimiteriale, ecco che a scendere in campo, stavolta, è tal Mario Carluccio dal suo profilo social. Ai più questo nome non dirà nulla, ma ai giudici si visto che Carluccio risulta essere stato licenziato dall’INPS ( pubblica amministrazione) con un provvedimento disciplinare impugnato e respinto anche dalla Corte di Cassazione (PROC. nr. 29999/2019 Rg ) e, con sentenza del 15 aprile 2019 nr. 2056 la Corte d’Appello di Napoli, dichiarava inammissibile il ricorso per revocazione proposto da Carluccio avverso la sentenza con la quale il medesimo ufficio — (giudice del rinvio all’esito della sentenza di questa Suprema Corte nr. 7134/2017) — aveva respinto il reclamo proposto dallo stesso e per l’effetto rigettato l’impugnazione del licenziamento disciplinare intimato al Carluccio dall’ INPS in data 7 febbraio 2014. Insomma, il tecnico ufficiale delle congreghe con tanto di pratiche edilizie presentate, nonché destituito dalla pubblica amministrazione, alla luce della sua certificata incompatibilità a rivestire un incarico pubblico e in palese conflitto di interessi ha partecipato al bando di selezione del comune di Casavatore per le nomine cimiteriali scrivendo: “Qualche illusionista, qualche giorno fa, faceva prevedere brillanti e innovativi sviluppi sul cambio di modalità dell’affidamento degli incarichi, in special modo di quelli di fiducia, vitelli grassi pronti al sacrificio, feste in itinere, a cui in realtà non si poteva dare alcuna fondatezza, ma in fondo, la sua grande prestidigitazione dialettica, doveva farlo prevedere. Comunque, dopo brevi, brevissimi colloqui avuti con i candidati e qualche tazzina di caffè, si è giunti al verdetto: Di uno di questi, abbiamo testimonianza: Interlocutore 1: dunque, tu non hai esperienza nella gestione della cosa pubblica, vero? Interlocutore 2: In realtà, 25 anni come dipendente della Pubblica Amministrazione con il massimo grado, da Funzionario apicale, Iscrizione all’Ordine da 32, ecc ecc…Interlocutore 1: no, io dicevo come Consigliere…. Interlocutore 2: ah, certo, quello no, ma che c’entra, l’intuiti personae suggerisce che la preparazione culturale, scolastica e i pregressi rapporti quale tecnico di fiducia di Arciconfraternite, dovrebbero avere maggiore importanza…Interlocutore 1: va bene, per me abbiamo finito, grazie. E alla fine? Sono stati nominati tre Consiglieri di cui due, già in precedenza dimissionari, (un commerciante e un giornalista) e uno nuovo, di cui molto non si sa, ma ha un Caf…insomma, perfettamente in linea con le indicazioni e i requisiti indicati nella selezione…”. Insomma, quando si dice la coerenza di chi ha un bel curriculum professionale… To be continued