Si è insediato in Slovacchia il nuovo governo guidato da Robert Fico. Il leader del partito SMER è oggi al potere anche grazie all’appoggio dei partiti facenti parti della coalizione, ovvero Hlas – Sociálna Demokracia e Slovenská Národná Strana. La direzione intrapresa sin da subito da Fico va decisamente lontano dalla precedente, specie per quanto riguarda la questione Ucraina.
Il miglior partner di Kiev
Nonostante gli ingenti aiuti inviati da USA e da Gran Bretagna, basta guardare i numeri per rendersi conto di come, fino ad adesso, il miglior partner di Kiev sia stato il governo slovacco. Tredici pacchetti di aiuti sono già stati inviati da Bratislava, il tutto per un ammontare di 671 milioni di euro, stando ai dati forniti dal centro studi tedesco Kiel Institute for the World Economy. La Slovacchia è stata anche il primo Stato a concedere a Zelensky gli aerei caccia MiG-29. Il quattordicesimo pacchetto di aiuti era già pronto per l’invio, quando, circa una decina di giorni fa, il nuovo governo ha deciso di stracciarne la bozza. Si trattava di attrezzature e mezzi militari per un totale di 40 milioni di euro.
Il “basta” di Fico
Robert Fico ha però deciso di interrompere gli aiuti militari diretti verso Kiev. Una decisione che, come c’era da aspettarsi, i vertici di Bruxelles non hanno visto affatto di buon occhio, tacciando Fico di essere filo-russo. Il nuovo premier ha inoltre redarguito la UE, affermando che sarebbe il caso di interrompere gli invii di denaro diretti verso quello che lui deinisce uno dei Paesi più corrotti al mondo. Ad ogni buon conto, Bratislava si è comunque dichiarata ben disposta per quanto riguarda la prosecuzione di invio di aiuti umanitari. Il ministro degli Esteri Blanár già ha predisposto l’invio di sistemi di sminamento Božena 4, macchinario già in servizio in modo efficiente da quindici anni e che dovrebbe divenire operativo a breve nella regione di Kherson. Fonte: https://strumentipolitici.it/il-nuovo-governo-della-slovacchia-ferma-gli-aiuti-militari-per-lucraina/