TORINO. “Il Direttivo dell’Associazione M.I.A. Patria esprime profonda soddisfazione per la recente sentenza storica del T.A.R. Piemonte”. È quanto si apprende in una nota inviata alla stampa dalla Segreteria Generale di M.I.A. Patria nella giornata di lunedì 20 novembre.
Qualche giorno fa è stata accolta l’istanza “prodotta – recita il testo – da un nostro collega, sapientemente indirizzato dal nostro Dipartimento Legale e brillantemente rappresentato dagli stimatissimi professionisti del Foro di Torino l’Avvocato Stefano Ponte e l’Avvocato Stefania Giordano. Il senso di soddisfazione è acuito dalla gioia di aver concesso ad un bimbo di passare i primi importantissimi anni di vita con il papà al suo fianco”. La difesa impostata dai due avvocati “ha toccato le corde giuste ponendo a livello di massima importanza lo scopo primario che il Legislatore ha voluto centralizzare nella stesura del Decreto Legislativo 151/2001, la tutela del minore. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha rigettato tutte le quattordici (14) pagine di memorie difensive poste in essere dall’Avvocatura di Stato in nome e per conto del Ministero della Difesa, concludendo e ribadendo il ruolo prioritario della tutela del minore e affermando, con convinzione, che le funzioni di militare appartenente all’Esercito Italiano, per quanto specifiche, non possano essere motivo di ostacolo alla tutela dell’infante”.
È stato altresì sottolineato che qualsiasi specificità può essere fornita in qualsiasi reparto della Forza Armata, precisando che l’incarico specifico o la “posizione organica”, definiti anni prima, non precludono in alcun modo l’impiego “di fatto” in altra posizione anche e non solo per un periodo di tempo limitato.
Il Segretario Generale “ad interim” di M.I.A. Patria, Dottor Clemente Gnarra, che ha seguito in prima persona la vicenda fornendo elementi normativi e coadiuvando i professionisti nello studio del caso si è dichiarato “entusiasta per la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ed auspico un deciso cambio di rotta da parte dei Vertici della Forza Armata che porti ad una reale considerazione della tutela della genitorialità, dei minori e dei portatori di handicap”. Dello stesso parere è il Presidente “ad interim” di M.I.A. Patria, Dottoressa Elisa Locci, la quale ha espresso al collega la sua più sincera soddisfazione ed ha voluto ribadire al Direttivo riunito che l’obiettivo dell’Associazione M.I.A. Patria sarà, sempre, quello della tutela delle colleghe e dei colleghi in difficoltà promuovendo iniziative di collaborazione con i Comandi e con i Vertici della Forza Armata.