Atene si è ritrovata presa da due fuochi, quello di Bruxelles e quello di Kiev. Teoricamente fuoco amico, dal momento che la Grecia è membro UE e ha sostenuto l’Ucraina fin dall’inizio dello scontro militare con Mosca. Nella pratica, il governo greco deve accettare di votare a favore delle sanzioni anti-russe, altrimenti verrà sanzionato a sua volta dalle autorità ucraine.
Il caso delle petroliere greche
Gli armatori greci e il settore dei trasporti internazionali formano una parte importante dell’economia della Grecia. Sanzionarli significa assestare un duro colpo al lavoro dei greci. E anche al sostegno che ha il governo attualmente in carica, che appoggia sul consenso dei cosidetti oligarchi della logistica. Costoro avrebbero messo a disposizione le loro navi petroliere per trasportare il petrolio russo in Europa, facendo in modo di aggirare i divieti imposti da Bruxelles. L’Autorità ucraina che si occupa di colpire ove possibile la cooperazione fra Russia ed Europa, la NACP, ha così inserito le società greche nella “lista nera” degli “sponsor della macchina da guerra russa”. In questo modo cerca di danneggiarne la reputazione e dunque far diminuire il loro fatturato.
Ricatto a tempo
Già in occasione del precedente pacchetto di sanzioni UE, l’11esimo, Kiev aveva tolto temporaneamente dalla lista nera alcune di queste società per convincere “con le buone” la Grecia a votare a favore. Ma dopo le sanzioni, ha rimesso le aziende greche nell’elenco dei cattivi. Oggi vuole ripetere il ricatto col dodicesimo pacchetto. E lo fa ammettendolo apertamente. Se la Grecia cederà, dovrà essere biasimato soltanto il governo ucraino, totalmente irriconoscente verso Atene, la quale ha per tempo gli aveva fornito un volume enorme di armamenti, sottraendoli alle sue stesse necessità. E dire che Zelensky era stato persino invitato dal premier Mitsotakis per un incontro al vertice lo scorso agosto. Sorrisi e strette di mano già tutto passato nel dimenticatoio. Dà il suo pieno avallo Bruxelles, la cui unica preoccupazione sembra quello di distruggere ancora un po’ l’economia e la società dell’Europa. Fonte: https://strumentipolitici.it/con-i-ricatti-alla-grecia-kiev-si-dimostra-partner-inaffidabile-per-tutti-i-paesi-della-ue/