Camilla Tappi, da Gambettola a Broadway solo andata
A 26 anni la performer romagnola è entrata nell’ensemble di ballo del musical “Chicago” con Chiara Noschese e Stefania Rocca: “Il consiglio? Credeteci sempre!”
Quando a 17 anni Camilla Tappi mise piede, per la prima volta, alla Dance Dream di Cesenatico, pochi avrebbero immaginato che quella ragazzina spigliata ma tecnicamente acerba, sarebbe entrata – neppure 10 anni dopo – nel cast di uno dei musical più prestigiosi del teatro italiano. Tra quei “pochi”, però, c’era Ilaria Esposito, docente della scuola di danza di Cesenatico che, in lei, riconobbe subito il dono del talento.
E, infatti, dopo una gavetta non facile, la 26enne performer di Gambettola – sì proprio quella ragazzina che incantò il teatro di Cesenatico interpretando la principessa Fiona in “Shrek” – dallo scorso mese di ottobre, fa parte dell’ensemble di ballo del musical “Chicago” con Chiara Noschese e Stefania Rocca.
Reduce dai grandi successi milanesi, lo show portato in scena dalla compagnia “Stage Entertainment” ha fatto tappa al Teatro “EuropAuditorium” di Bologna il 25 e il 26 novembre prima di debuttare a fine novembre al “Brancaccio” di Roma (ben 10 date!).
Per Camilla – reduce dagli studi all’Accademia del Musical di Milano – si tratta di una vera e propria consacrazione, un “salto di qualità” sudato ma meritatissimo che la proietta nel gotha del grande spettacolo dal vivo al fianco dei più celebrati interpreti italiani. E proprio per festeggiare un momento così importante, per lei la Dance Dream ha organizzato lo scorso 25 novembre un vero e proprio pullman che, da Cesenatico, ha portato a Bologna una sessantina di allieve di ieri e di oggi, “un modo per farle sentire il nostro affetto – spiega Monica Battistini – e per starle vicino in un momento così importante della sua nuova carriera artistica”.
Una carriera partita da bambina, quando la danza era solo un gioco: “Ho scoperto la danza a 5 anni per spirito di emulazione verso mia sorella che, da qualche mese, frequentava una scuola a pochi passi da casa mia, a Gambettola – spiega Camilla – ma ben presto ho capito che ballare per me era molto più di una semplice passione. Se oggi sono qui il merito è di Nico Buratta, che mi segnalò alla Dance Dream, e soprattuto di Ilaria Esposito che mi ha fatto scoprire il mondo del musical. E’ stato amore a prima vista e, a quel punto, ho lavorato duro, investendo molto sulla formazione e frequentando stage preziosi – come quello con Christian Ginepro – che mi hanno fatto crescere tantissimo. Iscrivermi alla SDM di Milano, a quel punto, è stato l’approdo naturale di un percorso che mi ha completato sul piano tecnico ed artistico, dandomi le basi per vivere finalmente la danza come una professione”.
Ma non è stato un percorso semplice per lei. Casting, provini, audizioni e poi l’incubo del Covid che, appena uscita dall’Accademia, le ha fato perdere quasi due anni: “E’ stata una strada in salita – ammette – perché, in questo mondo, i ‘no’ sono tanti e, a volte, fanno male. Di fronte alla porte in faccia c’è il rischio di arrendersi, ma io ho tenuto duro, sono andata avanti con ostinazione credendo sempre nelle mie possibilità. Per questo, se oggi dovessi dare un consiglio alle giovani allieve, direi loro di essere determinate, di continuare a studiare e di non smettere mai di crederci”.
E in Camilla, come detto, ha creduto soprattutto Ilaria Esposito, direttrice artistica della Dance Dream che, in questi anni, ha forgiato tanti talenti: “Con lei – spiega Ilaria – abbiamo lavorato molto sui suoi limiti, forzandola a lavorare soprattutto sul classico che, per un’adolescente, è la parte più indigesta ma alla fine anche la più preziosa. Lei aveva delle grandi attitudini, una bellissima voce già impostata ma, come le dissi subito, poteva e doveva crescere ancora tantissimo. Camilla è stata brava a credere e a seguirmi in questo percorso e oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Negli anni alla Dance Dream – prosegue Ilaria – considerando anche che lei non era più una bambina, abbiamo lavorato duro, accelerando i tempi e bruciando le tappe. E in questo, oltre alla mia formazione, sono stati determinanti per lei i numerosi stage a cui ha partecipato. Per anni le abbiamo messo a disposizione gli insegnanti nazionali ed internazionali più qualificati. Perché la formazione, la consulenza ed il confronto con docenti di altissimo livello, alla fine, fa sempre la differenza. E alla Dance Dream, ci tengo a sottolinearlo, la selezione degli insegnanti viene fatta, da sempre, con criteri scrupolosi, reclutandoli non per la fama televisiva, ma in base alle loro reali capacità di far crescere e di formare i giovani allievi. Quando ho ritenuto che Camilla fosse ormai pronta – conclude – ho cominciato a farla partecipare ai grandi concorsi e, esibendosi a Roma e Firenze, ha fatto un ulteriore salto di qualità, acquisendo esperienza ed autostima. A quel punto, malgrado dopo le superiori si sia presa un ‘anno sabbatico’, sapevo di aver formato una performer di grande livello. E dunque vederla oggi nel cast dei grandi musical italiani mi riempie di orgoglio ma non mi sorprende. E a fine novembre, quando l’ho rivista ballare, mi sono emozionata”.
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