“Oro placcato”, il secondo singolo dell’artista siciliano Vincenzo Ferraro

Esce per l’etichetta MMLNE “Oro placcato”, il secondo singolo dell’artista siciliano Vincenzo Ferraro, un brano che tratta il tema della libertà, oltre che la ricerca della propria vita.

 

“Il mio nuovo singolo, scritto dall’autrice Giorgia Brunello, è “Oro Placcato”, un brano che suona come un’opera d’arte metaforica e che esplora il tema della libertà di essere se stessi. Le parole della canzone si rivelano come un mezzo per esprimere concetti e sentimenti profondi attraverso l’uso di figurazioni e immagini simboliche. La metafora dell'”Oro Placcato” può essere interpretata in vari modi. Potrebbe rappresentare la ricerca di una vita lussuosa e superficiale, dove l’apparenza esteriore diventa più importante della vera essenza interiore. L’oro, un metallo prezioso, potrebbe rappresentare il desiderio di ottenere ricchezza e successo, ma il “placcato” suggerisce che questa ricerca potrebbe essere solo una facciata, un’illusione temporanea, il contrasto tra l’oro placcato e l’autenticità.  Il brano invita l’ascoltatore a riflettere sulla necessità di liberarsi dalle aspettative esterne e di abbracciare la propria individualità, senza cercare di conformarsi agli ideali superficiali imposti dalla società. La bellezza delle metafore è che possono essere interpretate in modi diversi da ogni ascoltatore, consentendo a ciascuno di creare un significato personale e unico. Il fatto che io abbia scelto di utilizzare questa forma artistica per esprimere il tema della libertà di essere se stessi, dimostra la mia creatività e la mia capacità di comunicare concetti complessi in modo poetico. In definitiva, “Oro Placcato” invita alla ricerca della libertà interiore.

 

Vincenzo Ferraro, nasce a Palermo, il 02 Novembre 1994. Cresce in un piccolo paese Belmonte Mezzagno nella provincia di Palermo. All’età di 22 anni si trasferisce a Roma con l’idea di stare ancora più vicino al mondo dello spettacolo, per mantenersi inizia ad esibirsi durante i matrimoni e nei pianobar, successivamente e fino ad oggi lavora come store manager presso negozi di telefonia. Sin da bambino si avvina alla musica e all’età di quattordici anni si iscrive a una scuola di canto.  Si è diplomato in ragioneria, ma decide di non proseguire gli studi perché ciò che gli suscita interesse è esclusivamente la musica. Ha un’idea ben chiara sulla musica. Per lui la musica ma soprattutto il canto non lo considero un termine astratto, ma una persona concreta, come se fosse un amico con cui parlare, a cui raccontare le sue gioie e i suoi dolori. Preferisce parlare attraverso le canzoni, attraverso esse esprime tutto, riesce a tirate tutto quello che ha dentro, riesce a sfogarsi; chi lo ascolta riesce veramente a conoscerlo, perché è lì che è la sua anima, la sua essenza, il suo essere. Partecipa a diversi concorsi canori e programmi televisivi regionali, ottenendo sempre un buon risultato. Definisce il 2022 l’anno della rinascita, dopo il periodo Covid e dove tutto sembrava svanito, incontra la vocal coach Johanna Pezzone e inizia a studiare presso la Cuore in Musica Accademy. Grazie a Johanna, nel gennaio 2023 incontra la manager Maria Totaro, con la quale firma un contratto e da quel momento con grande entusiasmo inizia un percorso davvero importante. La prima volta che ascolta l’inedito Aquiloni, è stato subito amore. Sin dalle prime note è stata una carica di emozioni e sensazioni positive. Aquiloni riesce a dare nuovamente la speranza, la voglia di rivincita e l’importanza di esserci nella vita delle persone che ti circondano. Esserci con un semplice sorriso, sguardo o carezza, perché nei piccoli gesti si sente il calore quello vero. Aquiloni riesce a farti capire davvero la vita. Dopo Aquiloni ho capito che i sogni sono belli ma alcune volte rimangono nei cassetti, per questo motivo anche se mi piace molto sognare adesso preferisco avere degli obiettivi, e uno dei tanti è esibirmi ad un mio spettacolo, uno di quelli organizzati nel minimo dettaglio, per far stare bene chi è presente e per vivere quel momento davvero a colori, proprio come quelli di un aquilone.