Malgrado i feroci aumenti dei tassi di interesse da parte della banca centrale della Turchia, l’inflazione sta continuando a salire. L’ultimo dato, reso noto giovedì, racconta che la corsa dei prezzi ha raggiunto il 64,77% a dicembre (livello più alto da novembre 2022), contro il 62,2% di un anno prima e in salita rispetto al 61,98% di novembre.
I dati sull’inflazione
Riguardo alle singole voci dell’inflazione, si segnala soprattutto la crescita dei prezzi degli alimentari (72,01%), i costi di trasporto (77,14%) e per hotel e ristoranti (93,24%). I prezzi alla produzione, dal canto loro, sono cresciuti del 44,22% su base annua e dell’1,14% su base mensile. Nel mese di dicembre il dato mensile ha comunque segnato un lieve rallentamento.
La cosa grave è che i salari non tengono il passo dell’inflazione. Quello minimo è stato aumentato del 49% a partire dal primo gennaio, ma non basterà alle famiglie per cercare di evitare grossi sacrifici per raggiungere la fine del mese. Bisogna peraltro aggiungere che rispetto ai dati ufficiali, quelli degli economisti indipendenti indicano l’inflazione al 127,2% su base annua.
Corsa destinata a proseguire
Ma andrà ancora peggio, visto che la banca centrale ha annunciato che l’inflazione non ha ancora raggiunto il picco, visto che proprio la crescita dei salari minimi innescherà una nuova fiammata. Secondo gli indicatori che anticipano il trend, probabilmente la corsa dei prezzi andrà oltre al 70% nei prossimi mesi, superando la traiettoria disegnata dalle previsioni della stessa banca centrale, che ha già preannunciato un inasprimento della stretta avviata a giugno.
La CBRT ha alzato i tassi di interesse in sei mesi del 34%, portandoli al 42,5%.
La Lira continua a indebolirsi
La situazione complicata della Turchia ha provocato grosse pressioni sulla Lira turca, che è scambiata sopra quota 30 rispetto al dollaro, con il Chaikin money flow che evidenzia ancora spinte rialziste. Il tasso di cambio del dollaro USA ha aggiornata ripetutamente il suo massimo storico nelle ultime settimane. Negli ultimi 12 mesi il cambio USDTRY è aumentato ci circa il 60%, classificandosi come il secondo paese emergente con la performance peggiore. valuta di mercato, seguendo il peso argentino.