Con le opere di Rete Ferroviaria Italiana finanziate dal Pnrr il Sud ha un’occasione storica: diminuire il divario infrastrutturale con il resto del Paese. Intervistato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Gianpiero Strisciuglio ha ricordato gli interventi in corso e ribadito l’impegno del Gruppo nel rilancio del territorio.
L’impulso del Pnrr al Sud con Gianpiero Strisciuglio
Come Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio oggi si erge come una figura centrale nel rilancio infrastrutturale del Sud. Grazie soprattutto alle risorse, messe in campo con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, RFI è impegnata nella realizzazione di numerose opere strategiche per migliorare i collegamenti del Mezzogiorno. Originario di Bari, classe 1975, il manager si trova in una posizione unica per influenzare significativamente il settore della mobilità pubblica, promuovendo una modernizzazione che trascende l’aspetto economico e tocca le fondamenta stesse delle abitudini sociali e della vita quotidiana degli italiani. In una recente intervista rilasciata a “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Strisciuglio si è detto profondamente consapevole del peso della sua responsabilità, evidenziando quanto la riduzione delle distanze e la valorizzazione dei territori siano elementi chiave per mitigare le disparità sociali e promuovere una cultura di crescita e sviluppo equo e sostenibile. Con le risorse europee, il Sud ha l’opportunità di recuperare lo storico divario del trasporto su ferro.
Un futuro connesso: l’Impegno di Strisciuglio per il Sud
La Puglia una delle regioni protagoniste dei piani di RFI, che punta a trasformarla in uno snodo tra Est e Ovest, Sud e Nord e l’Europa. Con il progetto della Napoli-Bari il Gruppo intravede un futuro di mobilità veloce e accessibile. Una tratta che non solo promette di abbreviare i tempi di viaggio, ma simboleggia una rinascita culturale e economica per i pugliesi. Tra le opere cruciali, Gianpiero Strisciuglio ricorda inoltre il potenziamento della linea Bari-Taranto, la trasformazione di venti stazioni in hub intermodali, per rendere la regione un crocevia di scambi e incontri. Senza dimenticare il collegamento con l’aeroporto di Brindisi, che consentirà di migliorare l’accessibilità grazie a un’offerta ferroviaria integrata tra lo scalo aeroportuale e i poli urbani di Brindisi, Lecce, Taranto e Bari. La digitalizzazione e lo sviluppo tecnologico, in particolare attraverso l’implementazione dell’Ertms in Puglia, rappresentano un altro fronte sul quale Rfi e il Gruppo Fs stanno investendo, con la visione di rendere la rete ferroviaria non solo più sicura ma anche più efficiente.