Ecco un libro che chiarisce agli appassionati della canzone italiana il significato di una manifestazione difficilmente riscontrabile in altre nazioni. Autori Walter Vacchino e Luca Ammirati, il libro si chiama Ariston. La scatola magica di Sanremo (Salani, pag. 304) è stato pubblicato il 16 gennaio.
Il teatro Ariston è il luogo più iconico dello spettacolo e della musica italiana. Un luogo quasi sacro, dove per sei decenni si sono esibiti i più grandi artisti, da Domenico Modugno ai Mäneskin, da Dario Fo a Rudolf Nureyev, e dove ogni anno dal 1977 si celebra l’evento più amato, più dibattuto, il rito che ci fa sentire italiani, a cui tutti vogliono partecipare, anche soltanto per criticarlo: il Festival di Sanremo. Ma cosa c’è, all’origine di ogni grande impresa, se non il sogno, la visione di una persona controcorrente?
Negli anni Cinquanta, Sanremo è una delle tante città che faticano a risollevarsi dalle macerie della guerra. Aristide Vacchino, che ha il cinema nel sangue, progetta una struttura senza precedenti – un multisala capace di ospitare ogni genere di spettacolo – per restituire gioia e divertimento ai suoi concittadini. Ci mette dieci anni a completarne la costruzione, tra rallentamenti burocratici e ostilità della concorrenza, ma nel 1963 riesce finalmente a inaugurare il suo gioiello. È l’inizio della “scatola magica”, uno spazio di creatività che, stagione dopo stagione, continua a regalare emozioni e un senso di umana meraviglia.
Addio Michelle, di Mimmo Parisi
Parlando di Sanremo, ma soprattutto di canzoni, gli ultimi giorni dell’anno scorso hanno visto la pubblicazione di un brano particolarmente emozionante, si tratta di Addio Michelle, del cantautore Mimmo Parisi. Il nuovo singolo del cantautore è disponibile su tutti i principali digital store sin dalla mezzanotte del 24 novembre. Addio Michelle è una ballad pop-rock toccante, nella quale Parisi, con la sua consueta vena poetica, racconta i colori di un addio.
I versi del brano sintetizzano e catturano immagini riconoscibili, che fanno parte delle esperienze comuni a molti e che si insinuano nella psiche creando dolori di difficile gestione. Purtroppo, non è raro trovarsi di fronte a una scelta difficoltosa nel campo sentimentale. Se gli addii sono malinconici di per sé, quello vissuto in un aeroporto, con un aereo che porta via la persona amata – come succede nella narrazione della canzone – diventa doppiamente tragico.