I listini azionari del vecchio continente partono titubanti questa nuova settimana. L’unica eccezione è Piazza Affari che invece riesce a ottenere un piccolo guadagno, grazie soprattutto alla corsa dei titoli bancari.
L’umore degli investitori è condizionato dai dati macro pubblicati venerdì scorso negli Stati Uniti, riguardo al mercato del lavoro, che hanno smorzato le speranze di imminente taglio dei tassi di interesse. Le parole di Powell oggi hanno inoltre ribadito l’approccio cauto della Banca Centrale Americana.
Giornata degli investitori
Al termine di una seduta abbastanza fiacca, gli investitori hanno premiato Piazza Affari tra i vari listini europei. La borsa di Milano ha infatti chiuso il rialzo dello 0,76%, con l’indice FTSE MIB a un passo da quota 31.000 punti.Sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 33.081 punti.
Nel resto d’Europa il bilancio è decisamente più opaco. A Francoforte l’indice DAX Ger 40 chiude con -0,08%. Lievi variazioni hanno riportato il listino di Londra e quello di Parigi. La seduta invece è stata molto negativa per Madrid, -1,18%, a causa del terremoto politico in corso.
I numeri di Milano
Alla fine della giornata Il controvalore di titoli scambiati a Piazza Affari ammonta a 3,25 miliardi di euro. Gli investitori hanno mosso un volume di azioni pari a 0,71 miliardi.
La performance migliore del giorno è stata quella di Unicredit, +8,10% grazie a una trimestrale decisamente positiva. Si sono messi in scia anche gli altri titoli del settore bancario come Banca MPS, +3,81% e BPER, in rialzo del 2,45%
Gli investitori hanno venduto soprattutto Telecom Italia, che archivia la seduta a -4,26%. Giornata negativa anche per i titoli del settore Oil.
Gli altri mercati
La prospettiva di una Federal Reserve che terrà ancora ai tassi di interesse alti per qualche tempo ha spinto il dollaro americano (occhio in proposito alla doppio Supertrend strategia). Il cambio EUR/USD continua a perdere quota sotto 1,08. Inoltre, vengono venduti i titoli di Stato a stelle e strisce, che vedono prezzi in calo e rendimenti in rialzo.
Giornata di ribassi anche per il prezzo del petrolio e per l’oro, che scambia a 2.020,7 dollari l’oncia.