Il film “Via Don Minzoni n.6“, diretto da Andrea Caciagli e distribuito da Emerafilm con produzione di 8 Production, è un racconto di formazione che esplora il tema della nostalgia e della consapevolezza attraverso la storia del protagonista, Andrea, interpretato da Francesco Gaudiello. Andrea, un giovane di 28 anni, si trova ad affrontare l’ultima notte nella casa dove è cresciuto, situata in Via Don Minzoni n.6, dopo la scomparsa della nonna e la vendita della casa stessa.
Nel corso di quest’ultima notte, Andrea si immerge nei ricordi legati alla casa e alla sua infanzia, cercando una misteriosa scatola blu contenente qualcosa di molto prezioso per lui. Accompagnato dai suoi amici d’infanzia, decide di trascorrere l’ultima serata giocando a poker, una tradizione che ha segnato la loro adolescenza e che termina con la vendita della casa.
Il film, selezionato in diversi festival cinematografici tra cui il Florence International Film Festival, l’Ostia International Film Festival e il Rome Indie Film Festival, si svolge interamente nelle 24 ore precedenti alla partenza di Andrea dalla casa che ha segnato la sua vita. La vendita della casa diventa così un’opportunità per il protagonista di rielaborare i suoi ricordi e di affrontare il cambiamento imminente nella sua vita.
Andrea Caciagli, regista del film, ha tratto ispirazione dalla propria esperienza personale, trovandosi costretto a lasciare la casa di famiglia dopo la morte della nonna. Attraverso il film, Caciagli esplora il tema del distacco dall’infanzia e del passaggio a una nuova fase della vita, utilizzando la casa come simbolo di continuità e cambiamento.
La fotografia del film, curata da Luca Galasso, si concentra sui dettagli e sugli oggetti della casa, creando un’atmosfera intima e suggestiva che riflette il viaggio emotivo del protagonista. Il cast include anche Lia Grieco, Mirko Risaliti, Irene Battaglia, Giusi Merli, Paolo Fratini, Carolina Pezzini, Federico Carchedi, Bruna Orlando e Andrea Butelli, che contribuiscono a delineare i legami affettivi e le dinamiche relazionali dei personaggi.
Attraverso uno sguardo misurato e una narrazione delicata, il film esplora il significato della perdita, del ricordo e del cambiamento, offrendo al pubblico un’opportunità per riflettere sulle proprie esperienze di crescita e di trasformazione.