Dal boom economico fino alla Globalizzazione e alla transizione ecologica: Gruppo Riva ha vissuto, nel corso della sua storia, vere e proprie trasformazioni epocali. Dopo aver consolidato la propria leadership nel mercato siderurgico internazionale attraverso una politica di acquisizioni studiata, ha abbracciato la causa della sostenibilità, limitando sprechi ed emissioni attraverso tecniche innovative e pratiche virtuose.
Gruppo Riva, la crescita internazionale negli anni ‘80
Fin dagli inizi della sua storia, Gruppo Riva ha avuto una forte impronta internazionale: non a caso, fu una delle prime realtà in Europa a vendere i propri prodotti direttamente alla Cina. Già a partire dagli anni 70, dunque, il Gruppo aveva rafforzato la propria presenza nel mercato globale attraverso una serie di acquisizioni in altri Paesi, ad esempio quella della canadese Associated Steel Industries nel 1974. Tuttavia, sarà proprio nei due decenni successivi che Gruppo Riva darà il via a un processo di internazionalizzazione. La prima operazione rilevante è quella nel 1988, con l’acquisizione di una quota di maggioranza dell’ALPA a Gargenville. Nel 1989, la produzione complessiva di acciaio triplica rispetto al 1980, raggiungendo 3,2 milioni di tonnellate. La produzione arriva quindi a coprire circa il 10% del totale europeo di tondo per cemento armato. Tra il 1989 e il 1992, il Gruppo espande ulteriormente le sue operazioni acquisendo impianti in Belgio e Germania. In Belgio, la presa in gestione dello stabilimento di Thy Marcinelle contribuisce non solo a stabilizzare l’occupazione locale, ma anche a portare innovazione tecnologica e investimenti nella regione, storicamente popolata da una comunità di immigranti italiani dalle rinomate abilità artigianali. In Germania, il Gruppo effettua una importante duplice acquisizione (Brandenburger Elektrostahlwerke e Hennigsdorfer Elektrostahlwerke nel 1992), nell’ambito delle privatizzazioni seguite al crollo del Muro di Berlino e alla Riunificazione tedesca.
Gruppo Riva, la siderurgia del futuro di fronte alla sfida della sostenibilità
A partire dal nuovo millennio, temi quali la salvaguardia dell’ambiente e l’ecologia sono divenuti centrali nel dibattito pubblico. Gruppo Riva ha messo al centro della sua mission lo sviluppo di elementi e pratiche sostenibili nei propri impianti. Lo stabilimento ILVA di Cornigliano, ad esempio, ha subito una riconversione che ha eliminato l’area “a caldo” a favore di quella “a freddo”, facendo sì che nessun impiegato perdesse il suo posto di lavoro e restituendo una notevole superficie all’uso pubblico. Nel 2023, Gruppo Riva ha acquisito quattro siti di raccolta, selezione e frantumazione dei rottami metallici, raggruppandoli nella società TETRANOIS: questo ritorno alle origini (il Gruppo era nato proprio come azienda specializzata nei rottami metallici) indica l’ambizione di implementare nel settore siderurgico il riciclo integrale dei materiali.