Le utility? Ormai sono attori fondamentali nell’economia del Paese, in grado di coordinare investimenti notevoli in una direzione innovativa e sostenibile generando al contempo decine di migliaia di posti di lavoro: lo ha sostenuto Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren e Vicepresidente di Utilitalia, nel corso del convegno “Le società pubbliche tra normativa comune e tratti speciali”.
Luca Dal Fabbro: “Le utility fondamentali nel generare investimenti strategici per la crescita”
Il ruolo delle utility nell’economia italiana è ormai insostituibile, e negli anni a venire diventerà sempre più centrale: lo ha affermato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro nel corso della conferenza “Le società pubbliche tra normativa comune e tratti speciali” promossa da Utilitalia, di cui il manager è anche Vicepresidente. Con il termine utility si intendono società che offrono una certa gamma di servizi infrastrutturali ai cittadini, che possono spaziare da gas ed energia alle telecomunicazioni. La particolarità che caratterizza questa società è la commistione di pubblico e privato, che le rende in grado di effettuare investimenti caratterizzati non solo da logiche di mercato, ma anche finalità strategiche a lungo termine: “In Italia in questo momento mancano, rispetto al passato, grandi gruppi industriali capaci di generare investimenti strategici che possano portare crescita e sviluppo per il Paese. Questo ruolo spetta ora alle grandi e medie aziende partecipate a capitale misto pubblico/privato”. Secondo Luca Dal Fabbro, le utility costituiscono ormai una porzione significativa dell’economia italiana, e in particolare un vettore strategico di investimenti di carattere sostenibile e innovativo: “Le 100 maggiori utility italiane valgono oggi l’8,5% del PIL e nel 2030, secondo le previsioni, arriveranno al 10-11%. Nel solo 2023 le stesse 100 maggiori utility hanno investito 11 miliardi di euro sui territori, con grande attenzione all’innovazione e alla qualità”.
Il ruolo delle utility nel generare occupazione: l’analisi di Luca Dal Fabbro
Nel corso del suo intervento, Luca Dal Fabbro ha messo in evidenza la rapidità del processo di crescita delle utility nell’economia nazionale: gli investimenti effettuati da queste società nel 2019 ammontavano a circa la metà della cifra attuale. Con l’aumentare dell’impatto economico delle utility, cresce anche il loro ruolo sociale: non solo queste realtà sono tra quelle che in Italia puntano maggiormente sull’innovazione, ma hanno un ruolo sempre più importante nel generare occupazione, specialmente tra le nuove generazioni: “La sola Iren nel corso del 2023 ha assunto sui territori in cui opera complessivamente oltre 1.000 persone, con profili professionali vari e con una forte attenzione ai giovani”. A conclusione del suo intervento, Luca Dal Fabbro ha dunque rimarcato come la natura mista delle utility sia una delle maggiori ragioni della loro competitività e versatilità, rendendole dunque attori di primo piano nella rinascita economica del Paese: “Il rilancio industriale del nostro Paese passerà attraverso un dialogo trasparente, costruttivo ed efficiente tra pubblico e privato e le partecipate sono pivotali in questo disegno per un nuovo sistema Paese“.