La nuova creazione del gruppo teatino porta il nome della divinità abruzzese: un Cerasuolo d’Abruzzo Dop che incarna pienamente la tradizione regionale
Un nuovo vino entra a far parte della linea Anthology firmata da Cantina Tollo: Deìvaì è il Cerasuolo d’Abruzzo Dop creato dal gruppo teatino per rendere omaggio all’antica terra dei Sanniti e alla storia enoica regionale. Il prodotto infatti porta il nome della dea del raccolto e delle messi adorata dalle comunità che anticamente abitavano le terre abruzzesi, della Campania nordorientale, dell’alta Puglia, di gran parte del Molise e dell’alta Lucania. Oltre che nel nome, Deìvaì richiama la tradizione anche nel calice: un vino caldo, avvolgente, corposo ed elegante, di struttura e colore più decisi. Un Cerasuolo d’Abruzzo versatile, che ben si presta ad accompagnare piatti di pesce ma che si esprime felicemente anche in abbinamenti più invernali e consistenti, come la trippa e le carni rosa. Deìvaì farà il suo debutto prima a ProWein, in programma dal 10 al 12 marzo a Düsseldorf, e in seguito a Vinitaly, a Verona dal 14 al 17 aprile.
“Deìvaì è una dichiarazione d’amore all’Abruzzo e alle nostre radici – spiega Luciano Gagliardi, Presidente di Cantina Tollo –. Questo vino reinterpreta la tradizione e la ripropone oggi come omaggio alla terra in cui nasce, dove la vite e il vino sono presenti da secoli. Abbiamo creato una nuova etichetta con l’obiettivo di proporre un Cerasuolo d’Abruzzo dal colore e dalla struttura di carattere per incontrare le esigenze di chi nel sorso è alla ricerca della tipicità”.
Deìvaì è prodotto da uve Montepulciano in purezza coltivate in Abruzzo, raccolte a piena maturazione nella prima decade di ottobre. Alla vendemmia segue una macerazione a freddo del pigiato, la pressatura soffice, l’illimpidimento del mosto e la fermentazione a temperatura controllata, seguita dall’affinamento sui lieviti per almeno nove mesi. Nel calice rosa ciliegia brillante Deìvaì esprime note decise di frutta rossa matura seguite da fini profumi floreali di rosa e nuances speziate.
L’etichetta, opera dell’illustratrice milanese Costanza Agnese Matranga e di Gabriele Tosi di Tosi Comunicazione, ritrae la dea Deìvaì nelle vesti di una fanciulla riccamente vestita, capace di generare dai suoi capelli tralci di vite con grappoli d’uva.
La prima annata prodotta di Deìvaì è la 2022: sono 3.000 le bottiglie disponibili, acquistabili in enoteca e in ristorante a partire da 20 euro.