Il Galata Museo del Mare di Genova presenta dal 14 marzo al 14 aprile 2024 la mostra di Giovanni Cerri “L’Italia che partiva. Via mare verso l’America”, riportando l’attenzione su uno dei fenomeni sociali e culturali più pregnanti della storia italiana, che vide tra il 1876 e il 1925 più di sei milioni di italiani lasciare il proprio paese per raggiungere gli Stati Uniti.
Storie di uomini e donne di qualsiasi età e sesso che, spinti dalla speranza di una vita migliore, intrapresero viaggi transoceanici estenuanti verso l’America, partendo dai quattro porti d’imbarco autorizzati di Genova, Napoli, Palermo e Messina.
Viaggi per mare su navi a vela o piroscafi che duravano dalle tre alle cinque settimane, resi ancora più faticosi dal sovraffollamento e dalle condizioni igienico-sanitarie dei locali dove gli emigranti trascorrevano l’intera traversata.
Curata dalla storica dell’arte Barbara Vincenzi e con un testo introduttivo di Matteo Collura, sostenuta dal Museo Italo Americano of San Francisco, la mostra attraverso venti opere evocative, tutte datate 2023 e realizzate in tecnica mista su tela o tavola, Giovanni Cerri esplora la memoria collettiva di un’epoca caratterizzata da profonde trasformazioni sociali e culturali.
L’intera narrazione visiva volutamente in bianco e nero, come se fosse essa stessa documento storico, è un invito a riflettere sul passato migratorio italiano e nasce da un attento lavoro sulla memoria e sul ricordo di quello che sono stati i nostri antenati che affrontarono il mare per cercare fortuna in un altro continente, con tradizioni, abitudini e leggi differenti.
Una mostra la cui genesi è iniziata dal recupero “in rete” di immagini, documenti, fotografie e cartoline capaci di condensare il senso di storie tanto intense quanto drammatiche.ù
Immagini capaci di restituire una prospettiva intima sui sacrifici e le speranze dei nostri antenati, uomini e donne che contribuirono a plasmare il mondo che conosciamo e in cui oggi viviamo.
Dei dipinti presenti al Galata Museo del Mare uno solo, intitolato “Il viaggio”, è a colori. Un quadro di grandi dimensioni (150×250) “quasi astratto e privo di narrazione diventa una sorta di porta virtuale e l’inizio di un viaggio interiore”, come sottolinea Barbara Vincenzi nel suo testo in catalogo.
Esposto senza telaio come fosse una vela di una nave, attraverso macchie di colore, colature e linee casuali, simboleggia l’incertezza di determinate avventure della vita, lasciando al visitatore la più completa libertà di riflessione sul significato del viaggio e dell’importanza di tutte quelle storie individuali e collettive che allora contribuirono a comporre il tessuto della nostra identità nazionale.
La mostra rende infine omaggio anche a tre figure emblematiche legate all’emigrazione italiana:
Le prime sono Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti (Nick and Bart), i due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti che nel 1927 furono condannati alla sedia elettrica per duplice omicidio, per poi venire assolti cinquant’anni dopo dal Governatore Michael Dukakis.
La terza è George Moscone, il sindaco di San Francisco di origini liguri progressista e difensore dei diritti civili ucciso nel 1978 insieme all’attivista Harvey Milk, da un ex consigliere comunale.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Italo Americano of San Francisco e al sostegno di Valla Morrison & Schachne Inc. PC, Mediafilm, Officine Mara, ARAG e Axa e Gec &co intermediazioni assicurative.
Durante la mostra verrà mostrato il video che il regista Mauro Conciatori ha girato nello studio di Giovanni Cerri sul progetto della mostra al Galata Museo del Mare.
Inaugurazione mostra con ingresso libero, giovedì 14 marzo ore 18.