Tarli del legno: i saproxilici, i coleotteri che vivono sotto la corteccia

Ci sono predatori del legno che dimorano all’interno di case, chiese e monumenti mettendo a repentaglio strutture, mobilio ed opere d’arte per i quali la soluzione più efficace è un adeguato trattamento antitarlo; e ci sono parassiti del legno in grado di fornirci indicazioni importanti circa lo stato di salute di boschi e foreste. Quest’ultimi prendono il nome di “coleotteri saproxilici”, ovvero piccoli organismi che, per almeno una parte del loro ciclo di vita, sono fortemente legati al legno morto e svolgono un ruolo fondamentale per il funzionamento dell’intero ecosistema.

Il motivo è presto detto: la loro presenza al di sotto delle cortecce degli alberi delle foreste consente agli scienziati di conoscere i mutamenti a cui le stesse sono sottoposte, non solo a causa dei cambiamenti climatici ma anche per opera dell’uomo.

Tarli del legno saproxilici

Ma quando si parla di saproxilici non si fa riferimento solo ai coleotteri, sebbene questi ne costituiscano la maggioranza, ma anche a una variegata diversità di organismi come funghi, batteri, artropodi e invertebrati.