Arzano – Raccolta rifiuti nel caos: Comune ostaggio. Cittadini protestano per l’ennesimo stato di agitazione. Oramai pare essere diventata un abitudine, quella di dichiarare continui stati di agitazione per rivendicare “diritti” e spettanze che sono esclusivamente ad appannaggio di contrattazioni tra dipendenti e la ditta Consorzio Gema che in città gestisce il servizio raccolta dal 2019. Da metà settimana, infatti, la raccolta è proseguita nuovamente a singhiozzo e sabato scorso, giornata prevista per la raccolta dell’indifferenziato, alcune zone non sono state ripulite seppure previsto da calendario per il dichiarato stato di agitazione assembleare dei Cobas. Via Napoli e alcune traverse, Via San Remo, Via Vittorio Emanuele, Vico Pellegrino (a pochi passi dal comune) e tante altre traverse. Insomma, alle penali comminate dall’ufficio ambiente alla Gema per inadempienze contrattuali, ora si somma anche il continuo ricorso agli stati di agitazione del personale con rivendicazioni, alcune delle quali, non accoglibili e non previste da capitolato. “Paghiamo tasse sui rifiuti alle stelle eppure ogni giorno ci troviamo di fronte una città sporca e non curata”- afferma G.A. un residente di Via Napoli. Una situazione paradossale che pare avere invertito i ruoli nella quale il comune da controllore pare essere passato addirittura a “controllato” da parte delle sigle sindacali e lavoratori che pur percependo stipendi e spettanze, lasciano il paese in balia di rifiuti, erbacce e mancato spazzamento. “E’ assurdo tutto questo – dichiara A.D.R. – un residente di via Vittorio Emanuele. Un mese si e un mese non ci ritroviamo di fronte sempre la stessa storia di dover fare i conti con la mancata raccolta”. Anche alcuni commercianti di via Sette Re hanno lamentato la mancata raccolta e la mancata consegna dei bidoni. Un gioco delle parti che vede soccombente il comune di Arzano accusato di essere troppo aperto al dialogo.
M.G.