C’è la transizione energetica e la decarbonizzazione al centro dei progetti che il Gruppo Terna ha in agenda per i prossimi anni: tra i principali obiettivi lo sviluppo di fonti rinnovabili e la trasformazione del Paese in un hub energetico per l’Europa e tutta l’area mediterranea.
Le ambizioni del Piano 2024-2028 di Terna
Sotto la guida dell’AD e DG Giuseppina Di Foggia, Terna traccia un percorso a dir poco ambizioso che punta a fare dell’Italia un hub energetico di rilievo a livello europeo. È tutto riportato nel Piano Industriale 2024-2028, lo stesso che prevede investimenti per 16,5 miliardi di euro e che contribuirà a rafforzare il ruolo del gestore della rete elettrica nazionale come abilitatore del sistema elettrico italiano, nonché della transizione energetica. Una serie di progetti che avvicineranno il Paese alla decarbonizzazione e, di conseguenza a un futuro più sostenibile. Un altro aspetto fondamentale del piano sarà la sostenibilità degli investimenti, con il 99% degli interventi di Terna considerati sostenibili secondo i criteri introdotto dalla Tassonomia Europea. Un esempio tangibile dell’impegno dell’azienda per la sostenibilità è rappresentato dai cavi marini utilizzati per il trasporto efficiente e discreto dell’energia, capaci di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. I cavi sottomarini sono infatti al centro di importanti progetti del Gruppo, come il Tyrrhenian Link, uno dei principali interventi infrastrutturali del Paese, fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico nazionale.
Il ruolo dei cavi sottomarini nel progetto di Terna
Il Tyrrhenian Link è l’imponente elettrodotto che collegherà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, svolgendo un ruolo chiave nella promozione delle fonti rinnovabili e nel processo di decarbonizzazione. Il progetto prevede la realizzazione di un doppio cavo sottomarino lungo circa 970 km, con una capacità di 1.000 MW in corrente continua. Si tratta di un’opera ad alta tecnologia, fondamentale per il sistema elettrico italiano nel contesto delle sfide della transizione energetica stabilite dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. Oltre al Tyrrhenian Link, Terna è al lavoro su altri due cavi sottomarini: l’Adriatic Link, che collegherà le regioni delle Marche e dell’Abruzzo per potenziare lo scambio di energia nell’asse centrale della Penisola, e l’Elmed, un cavo marino che creerà un collegamento energetico tra l’Italia e la Tunisia, favorendo un corridoio energetico tra il Nord Africa e l’Europa. In sostanza, i progetti di Terna mirano a favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili mediante la realizzazione di dorsali di trasporto energetico che consentiranno di trasferire l’energia dai punti di produzione principalmente situati nel Sud Italia verso i centri di consumo nelle regioni settentrionali. Il raggiungimento di tale scopo sarà possibile grazie alla risoluzione dei problemi di congestione della rete e all’ulteriore sviluppo delle interconnessioni con l’estero, che attualmente sono già 30. In questo modo, l’Italia rafforzerà il suo ruolo di hub energetico europeo e mediterraneo.