Alessandro Benetton al convegno sulla resilienza delle imprese familiari

Alessandro Benetton è intervenuto ai “Sustainability Talks” organizzati dalla LUISS Business School e ha parlato delle imprese familiari.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton ai “Sustainability Talks” della LUISS Business School

Le imprese familiari come cuore dei territori e del sistema economico: questo il tema al centro dei “Sustainability Talks” della LUISS Business School, che hanno visto la partecipazione di Alessandro Benetton, Presidente di Edizione e 21 Invest. Le imprese familiari presentano infatti caratteristiche che le rendono uniche e preziose: in virtù della solidità del meccanismo di passaggio generazionale e della patrimonializzazione, mostrano una notevole resilienza in tempi di crisi, emersa in particolar modo nel corso della pandemia. Inoltre, presentano legami strettissimi con i territori che le hanno originate e costituiscono spesso una delle maggiori forze nella loro valorizzazione e nel loro sviluppo. Una attenzione ai territori che si traduce, frequentemente, in una maggiore sensibilità verso l’ambiente e la sostenibilità. Questi e altri temi sono stati toccati da Alessandro Benetton assieme a Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Santiago Iñiguez de Onzoño, Presidente dell’IE University di Madrid, e dallo scrittore americano Jonathan Safran Foer.

L’intervento di Alessandro Benetton: “Fate qualcosa di cui le generazioni future saranno orgogliose”

Alessandro Benetton ha una conoscenza diretta di questa materia: Edizione, infatti, è una società da oltre 40 anni controllata esclusivamente dalla famiglia Benetton, che si impegna frequentemente in progetti sostenibili attraverso l’innovation hub di ADR. Nel corso del suo intervento, l’imprenditore ha sottolineato come l’impresa familiare “rappresenti una rotta naturale verso obiettivi precisi di sostenibilità”, illustrando diversi episodi che mostrano come tra la società e le comunità locali ci sia un rapporto virtuoso e collaborativo. “Essere leader significa creare un senso di cultura, qualcosa di cui le generazioni future possano essere orgogliose”, ha concluso.