Attraverso infrastrutture resilienti e flessibili sarà possibile garantire la sicurezza energetica del Paese sviluppando progressivamente la transizione ecologica: lo ha dichiarato l’AD di Italgas Paolo Gallo, evidenziando la necessità di mantenere un approccio pragmatico e non condizionato da pregiudizi ideologici.
Paolo Gallo: l’importanza di infrastrutture resilienti
La sede di Italgas a Torino ha ospitato, nell’ambito della Planet Week, un convegno che ha visto illustri ospiti, tra cui l’AD del Gruppo Paolo Gallo e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, confrontarsi con i rappresentanti sia delle istituzioni italiane che di altri Paesi. Il tema della conferenza, intitolata “Bridging tradition and sustainable energy”, ha riguardato il difficile bilanciamento tra energia fossile e rinnovabile che i Paesi devono adottare nella prospettiva di completare la transizione energetica. Nel suo intervento, Paolo Gallo ha affermato che il gas ha ancora un ruolo molto importante da giocare nella transizione energetica, in quanto, essendo stoccabile e meno inquinante rispetto alle altre fonti tradizionali, garantisce una sicurezza di approvvigionamento in misura superiore alle fonti rinnovabili, che sono per loro natura intermittenti. Le stesse condutture usate per il gas potranno, in futuro, trasportare anche alternative sostenibili: “Infrastrutture resilienti che possano oggi trasportare il metano e domani, invece, altri tipi di gas. Il nostro Ministro ha parlato di idrogeno, di e-metan, quindi ha parlato di gas rinnovabili: ma per essere trasportati hanno bisogno di infrastrutture resilienti, capaci, upgradate”.
L’ottimismo di Paolo Gallo sugli obiettivi di decarbonizzazione
Secondo Paolo Gallo è infatti controproducente rifiutare le fonti energetiche tradizionali a priori: piuttosto, è necessario dare luogo a un mix sostenibile tra energia fossile e rinnovabile che tenga in equilibrio l’accessibilità di prezzo, la sicurezza di approvvigionamento e la sostenibilità. “Fino a qualche anno fa l’approccio era strettamente ideologico e questo secondo me ha limitato la capacità di battere strade alternative per arrivare prima e più velocemente agli obiettivi”, ha dichiarato l’AD. “L’abbandono dell’approccio ideologico e l’adozione, invece, di un pragmatismo basato su quello che si può fare, secondo me accelererà il raggiungimento degli obiettivi”. Una strategia pragmatica ed efficace è, appunto, quella di valersi sì delle fonti fossili, ma attraverso infrastrutture che in futuro potranno essere utilizzate anche per la gestione dell’energia rinnovabile, con un approccio a lungo termine. Paolo Gallo ha concluso sottolineando come i passi in avanti nella direzione della decarbonizzazione siano già stati numerosi e di come attraverso intuizioni creative e intelligenti sarà sempre più facile accelerare il processo di transizione sostenibile.