Luca de Meo: “Senza industria, Europa rischia di perdere i suoi pilastri”

Alla celebrazione dei 35 anni di “Milano Finanza”, Luca de Meo ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e della collaborazione tra i settori per mantenere l’Europa al centro dell’industria automobilistica globale.

Luca de Meo

Luca de Meo tra i protagonisti del 35esimo anniversario di “Milano Finanza”

Per superare con successo le sfide legate alla transizione la parola d’ordine per l’industria europea è gioco di squadra. È l’appello lanciato da Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell’ACEA, in occasione dell’evento recentemente organizzato da “Milano Finanza” per festeggiare i 35 anni di attività. Per l’edizione speciale di 160 pagine, il quotidiano finanziario edito da Class Editori ha realizzato una serie di approfondimenti, dossier e sondaggi su manager, imprenditori e aziende che hanno cambiato il volto dell’economia italiana e non. Carlo De Benedetti, John Elkann, Diego Della Valle, Gian Maria Gros-Pietro, Philippe Donnet, Marco Tronchetti Provera: sono solo alcuni dei volti noti che hanno rilasciato delle interviste esclusive per MF 35. Intelligenza Artificiale, transizione, trend finanziari dei prossimi dieci anni i principali temi sul tavolo. Ed è proprio sulle sfide legate al cambio di paradigma energetico che il CEO di Renault Group ha incentrato il suo intervento. Da diverso tempo, infatti, il manager pone l’accento sul rischio, quanto mai concreto, che l’industria europea e in particolare quella dell’automotive possano perdere la leadership guadagnata nell’ultimo secolo.

Luca de Meo: chiamata all’azione per l’industria europea

Il gap sull’elettrico accumulato nei confronti di competitor come Cina e Stati Uniti, che negli ultimi anni hanno potuto contare sul pieno appoggio delle istituzioni, finanziario e non, diventa infatti sempre più difficile da recuperare. “L’Italia e l’Europa non possono diventare un museo a cielo aperto – ha sottolineato Luca de Meo andando dritto al punto – Senza industria, i pilastri del nostro modello sociale e la nostra prosperità verranno messi in discussione. Ciò vale per noi e per chi verrà dopo di noi”. Quale la soluzione? “C’è ancora molta strada da fare. Dobbiamo investire, innovare e reinventarci per rimanere leader nella transizione che il mondo sta vivendo. Ovviamente sono tempi complessi – conclude il CEO di Renault Group – ma credo che la chiave sia nella nostra capacità di fare squadra perché oggi le grandi sfide che ci attendono sono trasversali a tutti i settori tradizionali”.