Inflazione e dati macro Usa spingono le criptovalute

Le ultime settimane erano state particolarmente negative per il settore delle criptovalute, con cali anche pesanti (a cominciare da Bitcoin). Gli ultimi report macroeconomici giunti dagli Stati Uniti, a cominciare da quello sull’inflazione, hanno però riacceso l’appetito al rischio del mercato, spingendo così al rialzo le quotazioni delle valute digitali.

Tassi, cripto, inflazione

Il fatto che l’inflazione negli Stati Uniti stia decisamente rallentando, unitamente a diversi segnali di debolezza dell’economia a stelle e strisce, fanno immaginare che la Federal Reserve comincerà a tagliare i tassi di interesse nel mese di settembre, e forse lo farà più volte nel corso di quest’anno. La prospettiva di una maggiore liquidità disponibile sul mercato ha così spinto al rialzo di asset a maggiore rischio, a cominciare proprio dalle criptovalute.

Si rialza il Bitcoin

Il prezzo del Bitcoin, che era calato del 23% tra la metà di marzo e la fine di aprile – periodo durante il quale c’è stato anche il quarto halving ha recuperato terreno dopo il dato sull’inflazione americana, e in un paio di sedute si è riportato oltre i 66 mila dollari (fonte Pocket Option nuovo link). Nel corso dell’ultima settimana il Bitcoin ha guadagnato il 10% circa.

Il prezzo della criptovaluta più famosa del panorama sta adesso testando il limite superiore del canale ribassista nel quale si trova da diverse settimane, sfidando anche la Ema 50. Nonostante gli analisti si dividano, sembra potersi dire che il peggio è alle spalle. Inoltre sul grafico sembra comparire una evening star pattern trading.

Cresce l’interesse istituzionale

Un aspetto positivo per il Bitcoin è il forte interesse da parte degli investitori istituzionali. Anche se afflussi e deflussi di capitali dagli ETF spot viaggiano a fasi alterne, è chiaro che nelle ultime settimane sempre più banche e istituzioni guardano con interesse al mercato delle criptovalute.

Panorama altalenante

Il resto del settore si è mosso in ordine sparso negli ultimi giorni. Sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a qualche giorno fa sia Ethereum che Ripple, mentre Solana è la criptovaluta che della top 10 ha fatto meglio di tutti.