Pier Silvio Berlusconi disegna il futuro di Mediaset nell’intervista al “Corriere della Sera”

Fare tv in Italia non è mai stato semplice “ma la televisione generalista se fatta bene, mantenuta viva e moderna, si difende alla grande”: l’analisi di Pier Silvio Berlusconi sul “Corriere della Sera”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset sta attraversando un momento importantissimo di crescita e sviluppo

Il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi lo aveva ricordato anche lo scorso luglio nel corso della presentazione dei palinsesti: “Oggi Mediaset attraversa un momento importantissimo di crescita e sviluppo”. Lo dicono anche i risultati registrati nel 2023 che sono stati presentati lo scorso aprile. E lo evidenzia anche quanto sottolineato dal CEO in un’intervista al “Corriere della Sera” pubblicata lo scorso 18 marzo. Fare tv in Italia non è mai stato semplice “ma la televisione generalista se fatta bene, mantenuta viva e moderna, si difende alla grande”: in un mercato contraddistinto da sfide sempre più ambiziose, MFE ha deciso di rilanciare puntando su nuovi ingressi. Professionalità e competenze sempre più avanzate per contribuire significativamente a disegnare il futuro del settore, come ha spiegato il CEO Pier Silvio Berlusconi: “Avremmo potuto stringere la cinghia, ‘fare economie’, ‘fare efficienza’ come si dice in gergo aziendale e come fanno le grandi multinazionali. Invece abbiamo preferito puntare sullo sviluppo con orgoglio. E con un po’ di coraggio farlo mentre il settore dei media va in direzione opposta. Il nostro organico sta crescendo”.

Pier Silvio Berlusconi: ora ho un progetto europeo da portare avanti

Noi, in controtendenza, assumiamo”: il CEO Pier Silvio Berlusconi lo ha ribadito in diverse occasioni di recente, anche al “Corriere della Sera”. “Assumiamo per metà under 30 e per il 50% donne. Abbiamo già iniziato lo scorso anno con 250 ingressi e intendiamo andare avanti per altri tre con un complessivo di 1.000 nuove assunzioni. Non solo data scientist o digital oriented già formati che hanno un loro ruolo già definito in azienda, ma anche giovani che formiamo singolarmente e che seguiremo nel corso della loro carriera. Tra loro ci sono i nostri manager del futuro”, si legge nell’intervista. “Io faccio l’editore e ora ho un progetto europeo da portare avanti”, aveva rimarcato inoltre in quell’occasione Pier Silvio Berlusconi. Quel progetto porta il nome di MFE e guarda alla creazione di un grande broadcaster europeo in grado di competere con i giganti globali dello streaming e di soddisfare le esigenze specifiche dei diversi mercati nazionali. Non significa però aprire a “prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima”. Tutt’altro: “Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico. Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato”. È questa la vision di MFE: “Noi persino in Italia stiamo aumentando il prodotto italiano, lo stiamo facendo in Spagna dando vita a una tv moderata, familiare e moderna. Ed è quello che vorremmo si facesse e sarebbe giusto fare in Germania. Anche investendo di più e creando nuova occupazione”.