Nella carrellata di anniversari altisonanti, che cadono nel 2024, certamente spicca quello che celebra i 150 anni dalla nascita del grande esimio illustre Guglielmo Marconi, precisamente datato 25 aprile 1874, a Bologna sua città natale. Considerato il fisico italiano più conosciuto e rinomato nella prima metà del XX secolo, ha conservato integra e intatta la sua meritata e meritevole fama e senza dubbio si colloca nel cosiddetto olimpo della ricerca e della sperimentazione, sempre attuale e sempre preziosa anche ai giorni nostri. Marconi ha inventato nel 1896 il telegrafo senza fili e nel 1909 ha ricevuto l’ambitissimo e prestigiosissimo Premio Nobel per la Fisica. Ha lavorato con successo allo sviluppo sperimentale della comunicazione wireless a onde corte, che costituisce e rappresenta la base principale di quasi tutte le moderne radio a distanza. È stato molto abile e capace nello studio approfondito della tecnica applicata alle onde elettromagnetiche. Tra le idee più rilevanti e importanti progettate e ideate da Marconi, la creazione del sistema di comunicazione evitando l’uso dei fili è l’invenzione, che gli ha permesso di ottenere il riconoscimento pregiato del Nobel. Ma, ovviamente anche il resto va messo in evidenza per elogiarne la genialità e lo spirito di caparbia e tenacia nella dedizione. Nel 1895 ha costruito il primo trasmettitore e ricevitore radio telegrafico, ottenendo un acclarato successo. Nel 1896 è riuscito a ottenere il brevetto ufficiale e ha fondato la sua società “Marconi Company”. Nel 1897 Marconi si reca a La Spezia, dove viene istituita una stazione terrestre per attivare la comunicazione con le navi da guerra italiane stanziate a una distanza di 19 chilometri. Si può quindi affermare che Marconi è stato un pioniere e precursore di tutte quelle moderne tecnologie contemporanee, che utilizziamo abitualmente nel nostro quotidiano e che possiedono delle qualità di risorse imprescindibili per la funzionalità e la fruizione collettiva e comunitaria. Ho quindi pensato di rivolgere a Daniel Mannini alcune domande per consentirgli di entrare nel merito a riguardo con sue personali valutazioni.
D: Cosa ha rappresentato Guglielmo Marconi per la sua epoca?
R: La figura di Marconi è stata fondamentale per la scoperta dei segnali a distanza, portando così alla nascita delle radio e quindi di uno dei primi mezzi di comunicazione, importantissima per la diffusione di notizie e creare un collegamento in contemporanea con le persone. La sua figura ha rappresentato e rappresenta ancora oggi una delle eccellenze della nostra nazione, inserendosi nel carosello dei personaggi influenti a livello mondiale. Quello che viene da chiedersi è cosa sarebbe successo se non ci fosse stata la sua determinazione e l’apprendimento autodidattico che hanno condotto a questa evoluzione, segnando un epoca che si estende fino ai giorni nostri, dove inevitabilmente e inconsciamente, non possiamo fare a meno di queste tecnologie.
D: Cosa rappresenta Guglielmo Marconi per l’epoca attuale e per la tua generazione in particolare?
R: Ad oggi rappresenta il precursore di tutte quelle forme di comunicazione che abitualmente usiamo nel nostro quotidiano, aprendone le porte, tra cui anche la televisione e internet, quasi ritenute essenziali per essere parte integrante del mondo, dove il progresso prosegue nel suo percorso. Anche il mantenimento dei rapporti o il farsi conoscere in qualsiasi campo lavorativo con altre persone, hanno condotto ad un uso maggiore della tecnologia. Allo stato attuale tutto questo ha portato sicuramente grandi benefici per ampliare le conoscenze e le relazioni rispetto a quello che ci circonda e, proseguendo con il tempo, le generazioni future nasceranno ancor di più inglobate in questo mondo. Sicuramente rappresenta anche un’opportunità per la formazione di nuove tipologie di mansioni lavorative, che riguarderanno soprattutto l’uso di meccanismi tecnologici in sostituzione dell’azione manuale dell’uomo e questo, in parte, già sta avvenendo. Credo che sia possibile fare un buon uso di queste tecnologie, nel momento in cui esse rappresentano un appoggio e non una sostituzione totale dell’essere umano.
D: A tuo parere quali sono i risvolti positivi diretti o indiretti che le invenzioni di Guglielmo Marconi hanno canalizzato e apportato in ambito artistico e culturale in generale?
R: Le sue scoperte hanno portato alla nascita di diverse forme di comunicazione e l’uso di tecnologie che incidono anche sul nostro essere, oltre a creare una grande rete di collegamento. La tecnologia ha fatto un grande salto in avanti in questo periodo storico. Credo che più avanziamo più velocemente saranno scoperte altre invenzioni e quelle attuali avranno una loro mutazione. Ad esempio, fino a qualche anno fa era impossibile pensare alla nascita dell’intelligenza artificiale, però questo è avvenuto, e viene utilizzato in diversi contesti. Quello che deve rimanere importante è il modo di cui facciamo uso di questa progressione della scoperta, perché se da una parte può rappresentare un’opportunità anche nel facilitare compiti e velocizzare i tempi, dall’altra rimane un pericolo, per quanto riguarda la creatività delle persone. Personalmente, non escludo l’utilizzo della grafica in sostituzione della pittura, sia per costi e tempi, quello che deve rimanere nell’essenza di un lavoro è il contenuto e l’idea di una composizione dell’immagine che, indipendentemente dalla tecnica, non può nascere da una serie di codici astratti, ma da una sensibilità dell’artista.
Il sito web personale di Daniel Mannini è www.danielmanniniart.it .