Spaltro – Vol. 1 (autoproduzione)
Disco che paga chiaramente tributo a certi ascolti indie rock, con alcuni brani sicuramente “singolabili” (“Natura divina”, “Tutto l’amore che passa”, “Il buon vento”) in cui la natura indie alternative lascia un po’ di spazio al pop. Disco che dal punto di vista dei contenuti è piuttosto difficile da affrontare, a meno che non si voglia fare una sorta di seduta volante di psicanalisi. Perché Spaltro scrive bene, scava a fondo, va oltre la superficie della quotidianità. Ed è difficile, pensante guardarsi alla specchio, scoprire le ferite della nostra intimità. Per fortuna in “Facile” si apre qualche spiraglio di luce. Spaltro canta infatti; “Anche dentro la tempesta c’era sempre aria di festa… Quindi tranquilli ragazzi…Dopo aver preso consapevolezza che, come diceva Tricky “Hell is round the corner”, e che siamo anime in cammino si sa verso dove… in ogni momento della nostra vita si può sempre fare festa.