Stefano Venier porta Snam al Festival dell’Economia di Trento: la vision sul futuro dell’energia

“La sicurezza energetica non riguarda solo il gas, ma tutto il mix energetico. Le nostre scelte di oggi, infatti, influenzeranno il panorama energetico dei prossimi decenni”: l’AD di Snam Stefano Venier al Festival dell’Economia di Trento.

 Stefano Venier

Festival dell’Economia di Trento: l’intervista a Stefano Venier, AD di Snam

La transizione energetica rappresenta un passaggio cruciale che dobbiamo compiere”: l’AD di Snam Stefano Venier lo ha ribadito intervenendo lo scorso 24 maggio al Festival dell’Economia di Trento. Tuttavia “va considerata in un contesto più ampio, in cui affrontiamo anche la questione dei problemi planetari”, ha aggiunto l’AD spiegando che “altrimenti, potremmo realizzare la migliore transizione energetica del mondo, senza però risolvere la questione della sostenibilità del Pianeta”. Emblematico in quest’ottica il concetto dell’Earth Overshoot Day: “Rappresenta il giorno in cui consumiamo tutte le risorse che il Pianeta produce in un anno intero, attualmente fissato al 26 o 27 luglio. Questo ci impone di adottare un approccio basato sull’economia circolare e sulla responsabilità nell’uso delle risorse, affrontando i modelli di consumo attuali. Senza tali cambiamenti, nonostante una transizione energetica efficace, i problemi rimarrebbero irrisolti”. Stefano Venier ha quindi ricordato come Snam si sia focalizzata proprio sull’obiettivo prioritario della riduzione delle emissioni: “Abbiamo assunto un impegno per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040-2050, estendendo il coinvolgimento delle filiere, delle PMI e dei fornitori. Incentiviamo programmi di sostenibilità nelle valutazioni di acquisto dei servizi, attribuendo un peso significativo alle performance ambientali. Ampliando la prospettiva, poniamo al centro le emissioni ma consideriamo anche altri fattori”.

Il presente e il futuro dell’energia: la vision di Snam nelle parole dell’AD Stefano Venier

Come azienda territoriale integriamo l’impatto ambientale nelle nostre attività locali, contribuendo alla scala e allo sviluppo sostenibile del territorio”: l’AD Stefano Venier nel suo intervento ha rimarcato come per Snam sia cruciale “il modo in cui restituiamo alle comunità il territorio attraversato, pertanto abbiamo introdotto obiettivi sulla biodiversità e sul capitale naturale, che sono fondamentali per noi”. In particolare quest’anno “raggiungeremo l’impatto zero su tutte le opere e i 500 cantieri simultaneamente in corso nel Paese”. Non solo: “Se nel 2027 il nostro impatto sarà positivo, significa che non solo avremo restituito il territorio nelle condizioni in cui l’abbiamo trovato, ma lo avremo migliorato sotto il profilo della biodiversità e della sicurezza territoriale”. Stefano Venier si è poi soffermato sulla strategia di Snam e su due principi che ritiene cruciali: “Primo, non c’è transizione senza infrastrutture. Come ho già detto, ribadisco: per ogni euro investito nelle fonti rinnovabili, che siano molecole verdi o elettroni, dobbiamo destinare 1€ alle infrastrutture. Questo è fondamentale per superare le sfide di spazio e tempo. Secondo, ci sono stime divergenti sull’importo necessario: l’IEA parla di 4 trilioni di dollari l’anno per il 2050, mentre il Financial Times indica 7 trilioni di dollari. Attualmente, la sfida riguarda i bilanci degli Stati. Poiché queste transizioni richiedono un sostegno finanziario non solo da parte delle imprese, ma anche dal punto di vista del costo per il cittadino finale. La terza componente critica è la sostenibilità economica per i cittadini, altrimenti la tanto discussa “just transition” sarà solo un’idea. È improbabile che i bilanci degli Stati coprano interamente queste cifre: forse il 20-30%, mentre il restante 70% dovrà provenire dal capitale privato”. Per attrarre questi investimenti è quindi indispensabile offrire certezza e stabilità normativa: “L’Europa ha cercato di dare l’esempio al mondo, ma questo ha comportato anche delle sfide. La leadership europea nella transizione energetica ha a volte seguito un approccio troppo dogmatico. Oggi, dobbiamo essere pragmatici e guidati da un agnosticismo tecnologico, che ci porta a essere aperti a considerare tutte le tecnologie energetiche, anche quelle che verranno sviluppate – da qui al Net Zero del 2050 – adattandole alle specificità di ogni paese per agevolare l’impiego di molecole verdi e quindi la decarbonizzazione”. È la vision alla base del Piano Strategico 2023-2027 di Snam presentato a gennaio: “Mentre lo stiamo mettendo a terra siamo già al lavoro per definire gli obiettivi 2029”.