Dopo la partecipazione di successo a “Una Marina di Libri”, il festival dell’editoria indipendente svoltosi nei giorni scorsi al Parco Villa Filippina a Palermo, lo scrittore Giankarim De Caro incontrerà i lettori cefaludesi giovedì 13 giugno allo “Spazio Cultura”, in corso Ruggero 131.
L’autore palermitano, che sei anni fa ha debuttato con il fortunatissimo “Malavita”, acclamato da pubblico e critica, sarà il protagonista di un pomeriggio culturale dedicato alla sua produzione letteraria, recentemente arricchitasi di un nuovo, esaltante capitolo: “Romanzo tascio-erotico siciliano”, già sold out malgrado sia uscito in libreria da poco più di un mese.
L’iniziativa a Cefalù, organizzata e promossa dall’associazione culturale “Mariposa” e patrocinata dall’amministrazione comunale, vedrà la presentazione di due tra le opere più amate di Giankarim De Caro: “Malavita”, appunto, e “Fiori mai nati”, pubblicate nel 2018.
L’incontro, che prevede un ingresso libero, prenderà il via alle 18:00 con i saluti istituzionali del sindaco di Cefalù Daniele Tumminello e degli assessori Tony Franco e Laura Modaro, rispettivamente titolari della Cultura e delle Politiche sociali.
A dialogare con l’autore, invece, saranno Santa Valenziano, Sabrina Miriana e Giovanni Basile.
Editi da Navarra – come tutti gli altri libri dello scrittore – i due romanzi hanno rivelato al pubblico italiano il talento di Giankarim De Caro e la sua cifra stilistica, contrassegnata da un linguaggio ruvido e iperrealistico.
“Malavita” narra le vicende di due generazioni di prostitute che si confrontano con la durezza del periodo compreso tra il primo Novecento e la seconda guerra mondiale, e con le difficoltà della loro condizione di donne sole.
In contrapposizione allo stile di vita dei nobili palermitani, le quattro protagoniste, la madre Lucia e le figlie Provvidenza, Pipina e Grazia, sfruttate e vessate dall’universo maschile, che mai le sostiene e mai le tutela, si trovano accomunate dal medesimo destino di donne di strada.
Eppure questi due mondi distanti si intrecciano e si mischiano in modi tanto gretti quanto nobili.
L’autore offre immagini vivide sulle atrocità e le privazioni della guerra e nel contempo sugli aspetti più intimi e dolorosi della vita delle protagoniste, tra sesso, amore, malattia e redenzione che conducono i personaggi a perdersi per poi ritrovarsi in un cerchio di comune appartenenza.
“Fiori mai nati” è un racconto corale in cui le vicende di Piero si legano a quelle dei suoi familiari con un intrico di nodi impossibile da districare.
Sullo sfondo di una Palermo buia e decadente, devastata prima dalle bombe americane e poi dall’abusivismo edilizio di stampo mafioso, si staglia un romanzo che non fa sconti a nessuno e che si interroga sul senso morale e su domande fondamentali: cattivi si nasce?
È possibile scegliere di cambiare il proprio destino?
L’autore non dà risposte, ma stimola il lettore a riflettere prendendo spunto dalla famiglia Calamone, gente arrogante e miserabile.
Un’interessante occasione per approcciare l’universo letterario di Giankarim De Caro, tra gli scrittori italiani più amati del panorama contemporaneo.