L’analisi di Luca de Meo (Renault Group) sul futuro dell’industria automobilistica europea

Sotto la guida di Luca de Meo, Renault Group ha abbracciato con entusiasmo la rivoluzione elettrica, proponendo una serie di modelli che sfruttano le nuove tecnologie: ma per il successo di questa transizione sono necessarie, secondo il manager, una visione strategica comune in tutta l’UE e una serie di progetti infrastrutturali più ambiziosi.

Luca de Meo

Luca de Meo: una visione strategica per Renault Group

Luca de Meo ha un’esperienza consolidata nel settore dell’automotive e, in qualità di CEO di Renault Group, ha rilanciato con successo l’azienda. Una volta assunta la carica, il manager ha infatti analizzato lucidamente le problematiche che affliggevano il Gruppo, operando una ristrutturazione su larga scala. Tuttavia, ancora più che ai propri meriti individuali, il CEO ascrive i recenti successi al ritorno di un clima di ottimismo, collaborazione e fiducia in tutto il Personale: “In questo caso, il collettivo ha la precedenza. La dinamica all’interno del Gruppo è molto positiva. Gli ingegneri di Renault hanno ritrovato il loro orgoglio. In meno di due anni saranno lanciati 18 nuovi modelli. E dovrebbero generare una performance ancora migliore”. Sotto la leadership di Luca de Meo, Renault Group ha scelto una strategia ben definita: investire sull’ibrido e sull’elettrico che rappresenta il futuro della mobilità. Perché questa rivoluzione abbia successo, è tuttavia necessario che l’Europa adotti una politica infrastrutturale più attiva, a partire dall’installazione dell’infrastruttura di ricarica fast nelle autostrade di tutti i Paesi europei, misura senza la quale la sostituzione delle vetture a combustione è impensabile.

La centralità del settore automotive: la vision di Luca de Meo

Attraverso il lancio della nuova Renault 5 E-Tech Electric, realizzata interamente in Francia, Luca de Meo ha dimostrato che è possibile produrre automobili a prezzo competitivo in Europa, senza delocalizzare. Tuttavia, secondo il manager, il settore dell’automotive affronterà grandi sfide nei prossimi decenni e l’Europa non sta facendo abbastanza per sostenerlo. L’industria automobilistica rappresenta, ha affermato il CEO, uno dei cuori pulsanti dell’economia europea, in grado di generare l’8% del PIL del continente e dare lavoro a 13 milioni di persone. È dunque fondamentale che l’UE applichi una politica coordinata che permetta di abbattere i prezzi delle auto elettriche e facilitarne l’acquisto da parte delle masse.