La scorsa settimana il presidente russo Vladimir Putin ha svolto un giro di visite in Asia. Dopo essere stato in Corea del Nord si è recato in Vietnam, con cui ha ribadito il decennale rapporto di amicizia e di cooperazione nato ai tempi dell’URSS. Con tale accoglienza riservata al capo del Cremlino, Hanoi ha fatto arrabbiare Washington, ma non ha ceduto ai rimproveri americani.
Politica estera indipendente
Il Vietnam ci tiene ad affermare una sua politica estera che non dipenda dai “suggerimenti” degli USA o della Cina. Il governo di Hanoi ha comunicato di condurre una via autonoma, diversificata e multilaterale rispetto ai suoi vari interlocutori. I rapporti vietnamiti con la Russia sono molto importanti non solo dal punto di vista commerciale, ma soprattutto da quello strategico. Se le esportazioni vietnamite in USA ammontano a 97 miliardi e quelle in Russia solamente a 2, è proprio l’amicizia con Mosca che interessa di più ad Hanoi. Lo scopo è di tenere stretta la Russia come un bilanciamento per restare a galla fra le pretese e le pressioni che arrivano dagli americani da un lato e i cinesi dall’altro. E senza contare che ancora oggi il Vietnam vede gli Stati Uniti come un “avversario ideologico”. Dunque non è grave scontentarlo o irritarlo dando un caloroso benvenuto al presidente russo.
Energia e armi
Tradizionalmente il Vietnam è cliente della Russia per quanto riguarda le forniture militari. A partire del 2022 c’è un rallentamento in questo senso, perché Hanoi voleva evitare di finire nella lista nera dei Paesi sanzionati economicamente dall’Occidente. Così, l’ambito di maggior cooperazione con Mosca oggi è quello energetico. Ciò va in parte anche a discapito dei vicini cinesi, che non gradiscono le operazioni energetiche dei vietnamite al largo del Mar Cinese Meridionale. Così, le società parastatali russe hanno avviato o hanno in programma di avviare progetti di ricerca e sfruttamento di giacimenti, oltre che di costruzione delle relative infrastrutture. Novatek, Rosneft, Gazprom e Rosatom collaborano quindi con le compagnie statali vietnamite nel campo dell’eolico, dell’oil&gas e pure del nucleare, anche nella forma della joint venture. Fonte: https://strumentipolitici.it/il-vietnam-ha-accolto-putin-mostrandosi-indifferente-alle-critiche-di-washington/