Casavatore – Festa dei Gigli tra dinieghi, assenza di autorizzazioni e tracciabilità dei fondi. Scatta il blitz della Polizia di Stato del commissariato di Afragola, dei Carabinieri e del Comando della Polizia Locale in via Ferdinando Russo. La festa dei gigli a Casavatore negli ultimi anni ha sollevato dubbi e paure rispetto alle procedure a volte non sempre corrette ma che la politica locale ha sempre fatto finta di non vedere. Abusi però, che stavolta non sono sfuggiti al blitz a sorpresa che ha certificato oltre al diniego del comando della polizia locale inviato al sindaco e alle forze dell’ordine, la totale assenza di sicurezza per gli operai impegnati nella difficile opera di costruzione dell’obelisco da parte della dell’associazione S. Antonio di Brusciano. Alla stessa, infatti, sono state contestate una serie infinita di prescrizioni. Insomma, nemmeno il tempo di festeggiare con tanto di pacchi di sale lanciati sui pali da utilizzare per la costruzione dello scheletro del giglio – in gergo detto “spogliato” – da parte dell’ex consigliere comunale Mauro Ramaglia (nella foto); che in tarda mattinata è scattato il blitz congiunto di Polizia, Carabinieri, caschi bianchi e Asl Napoli2 Nord – Dipartimento di Prevenzione. Secondo quanto trapela, Ramaglia ex consigliere comunale di Casavatore, sarebbe stato colui che avrebbe pubblicizzato la festa e la costruzione dell’obelisco con la divulgazione di una locandina dell’evento e delle varie fasi dell’opera sul suo profilo social unitamente alla paranza Nuova Gioventu’. Un doppio evento propagandato dallo stesso che avrebbe attirato le attenzioni degli inquirenti tese a capire del perché, nonostante l’assenza di autorizzazioni, piano sicurezza, ditta e occupazione di suolo pubblico, il Comitato Campanariello abbia pubblicizzato l’evento. Il tutto condito dal silenzio assordante della politica locale che deve fare i conti con il ricordo dello scioglimento per camorra avvenuto nel 2017 tra i cui motivi pregnanti, vi era proprio la storica Festa dei Gigli. Una festa che nasce tutta in salita visto che il comando della Polizia locale a seguito di un’attenta istruttoria ha denegato una decina di eventi relativi alle “alzate” e “ballate” dei gigli per l’assenza delle necessarie autorizzazioni che per essere rilasciate devono annoverare elementi di sicurezza tali da non compromettere la pubblica e privata incolumità. Ora nonostante la sicurezza e la legalità che intrinsecamente fa parte degli atti fondamentali per la festa con il regolamento antimafia approvato dai commissari prefettizi, tutti attendono di capire come si muoverà la maggioranza e il presidente del consiglio in merito alla spinosa questione che deve registrare anche l’obbligatoria e assente tracciabilità dei finanziamenti. Nei prossimi giorni potrebbero scattare atri e di ulteriori controlli e l’acquisizione di atti in comune.
Tuccio Marini