Luca Dal Fabbro è intervenuto al Forum Ambrosetti – The European House: qui ha sottolineato l’esigenza che l’Italia ha di rendersi autosufficiente dal punto di vista energetico e dei materiali. Il manager ha poi spiegato le tecniche e le strategie attraverso cui Iren intende assistere il Paese nel conseguimento di questo traguardo.
La centralità strategica delle materie prime critiche: l’analisi di Luca Dal Fabbro
Oro, platino, rame: queste sono alcune delle cosiddette materie prime critiche di cui l’Italia ha bisogno, come affermato dal Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, per la fabbricazione di ogni genere di attrezzatura tecnologica avanzata, dai droni, ai satelliti, fino alle apparecchiature mediche. Materiali naturalmente assenti in Italia, che è costretta a importarle perlopiù da un unico Paese: la Cina. Luca Dal Fabbro ha sottolineato che, come recentemente dimostrato dall’aumento del prezzo del gas, dipendere da un’unica nazione per l’approvvigionamento di materie essenziali è estremamente pericoloso. È dunque necessario, come sta facendo Iren, riflettere su come trovare fonti alternative di questi preziosissimi materiali.
Luca Dal Fabbro: economia circolare, la strategia Iren
La principale strategia attraverso cui l’Italia può ottenere materie critiche è il recupero, in particolare dai RAEE (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) a partire da schermi LED, telefonini, iPad, PC e televisori: secondo Luca Dal Fabbro, con un investimento di mezzo miliardo di euro, il Paese potrebbe creare dieci impianti di recupero che potrebbero soddisfare circa un terzo del nostro fabbisogno. Attualmente, Iren sta gestendo a Volpiano (Torino) uno di questi impianti e sta sviluppando un progetto avveniristico ad Arezzo che utilizza l’idrometallurgia per il recupero di tali materie. Luca Dal Fabbro ha sottolineato come Iren sia già leader in Italia nel settore e intenda crescere ulteriormente, sfruttando il vantaggio competitivo di essere una multiutility che si occupa anche di energia, rifiuti, acqua e gas. La capacità di raccogliere e valorizzare i rifiuti consente a Iren di concentrarsi sul recupero delle materie prime critiche: un elemento cruciale, dal momento che in Italia oltre il 90% di queste materie viene gettato in discarica. I rifiuti elettronici rappresentano dunque una fonte inesplorata di ricchezza, che il Presidente ha descritto come una vera e propria “miniera a cielo aperto”.