Summit NATO, si decidono misure “a prova di Trump”

Recenti indiscrezioni raccolte dallo Wall Street Journal hanno prefigurato per il summit NATO di Washington l’approvazione di misure piuttosto drastiche. I Paesi membri coltivano timori in parte comuni e in parte giustificati. E in parte abbastanza folli e guerrafondai.

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Il rappresentante americano alla NATO dal 2009 al 2013 Ivo Daalder sostiene che sia il momento di prendere iniziative che tengano la NATO impegnata e motivata in Ucraina. Anzitutto la continuazione dello sforzo deriverà dall’approvazione di pacchetti miliardari a favore di Kiev, che lo scettico e parsimonioso Trump non potrà revocare. Si intende lui e i leader europei che potrebbero salire al potere, quelli di destra o comunque contrari all’attuale sistema.

Chi oggi comanda alla NATO non vuole mollare, anzi vuole aumentare il coinvolgimento dell’Alleanza a costo di rischiare la guerra aperta con Mosca. Proteggersi “dai pericoli dei meccanismi elettorali”, come diceva un certo Mario Monti, grande esperto di esercizio del potere senza il consenso popolare. Dunque pazienza se i cittadini del Vecchio e del Nuovo Continente sono stufi di pagare per mandare a morire gli ucraini, con la prospettiva di andare loro stessi al fronte molto presto. A Bruxelles e a Washington non ne tengono conto.

Mandare un proprio uomo a Kiev

Giunti alle condizioni attuali, in cui la guerra volge verso la sconfitta per le forze ucraine armate dagli arsenali occidentali, alla NATO vorrebbero prendere in mano la situazione. Il modo per farlo sarebbe quello di installare un proprio funzionario “civile” a Kiev, cioè una persona che in modo discreto, democratico e ipocritamente corretto dirà a Zelensky cosa vogliono che faccia. Poi sarà un’altra storia vedere se l’ex attore lo farà e come lo farà, poiché ha avuto modo finora con le sue decisioni di deludere e far arrabbiare i leader occidentali.

Intanto in Germania costruiranno un nuovo centro di comando per coordinare più da vicino le forniture militari all’Ucraina e l’addestramento dei soldati. In questo modo prende corpo quella frase infelice e rivelatoria detta da un politico americano riferita al fatto che gli americani vorranno combattere i russi fino all’ultimo ucraino…

Fonte: https://strumentipolitici.it/la-nato-vuole-coordinare-le-sue-azioni-direttamente-da-kiev-nel-timore-che-trump-e-i-governi-europei-di-destra-mettano-fine-allassistenza-militare/