Per la terza volta consecutiva il prezzo dell’oro ha chiuso con un bilancio settimanale positivo. Secondo gli analisti, peraltro, la corsa del lingotto prezioso potrebbe non essere ancora finita.
La situazione del prezzo dell’oro
Malgrado l’ultima seduta della settimana abbia visto una flessione, il prezzo dell’oro è rimasto oltre 2.400 dollari per oncia (per il prezzo aggiornato vedere su qualsiasi broker opzioni binarie Italia). Inoltre il superamento della media mobile a 50 periodi ha inviato un ulteriore messaggio rialzista al mercato. Potrebbe essere la volta buona che la quotazione del Gold metal uscirà fuori dallo stretto range di prezzo nel quale si trova da diverse settimane.
I driver di mercato
Lo slancio alle quotazioni del metallo prezioso arriva soprattutto dal fronte dei tassi di interesse. Gli ultimi dati sull’inflazione americana, più deboli di quanto ci si aspettasse, hanno alimentato le speranze degli investitori che ben presto la Banca Centrale statunitense comincerà a tagliare i tassi di interesse. Attualmente il mercato sconta la probabilità del 90% che uno scenario del genere avvenga a settembre, indeciso aumento rispetto alla settimana scorsa.
Altri fattori rialzisti
Oltre alla prospettiva di tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, il prezzo dell’oro continua a beneficiare dello scenario che c’è dal punto di vista geopolitico, perché le tensioni sul fronte internazionale (che includono anche la battaglia dei dazi) spingono gli investitori verso i safe haven. Inoltre le banche centrali stanno continuando ad acquistare oro fisico, contribuendo così a mantenere robusta la domanda.
Prospettive positive
Tutto questo sta facendo positivamente sul prezzo dell’oro (negoziabile anche con una strategia heikin ashi scalping intraday), che è tornato ad aggirarsi in prossimità dei massimi storici. Secondo alcuni analisti lo scenario di mercato è così favorevole che il raggiungimento di un nuovo primato è soltanto questione di tempo. Secondo alcuni potrebbe accadere in autunno, quando si svolgeranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che probabilmente aggiungeranno ulteriore incertezza sui mercati, spingendo così gli acquisti dei beni rifugio.