Dal 4 al 6 luglio 2024 si sono svolte le Feste Archimedee a Ortigia, Siracusa. Presso la Sala Borsellino di Palazzo Vermexio, palazzo Comunale, protagonista è stata l’intelligenza artificiale e il suo rapporto con l’arte ben definito nel titolo “L’arte dal real all’AI” mostra evento promosso dal Critico d’arte internazionale Melinda Miceli con il supporto dell’Ing. Cristian Randieri. Ha spiegato il Critico d’arte Melinda Miceli : “L’arte con il suo fascino e la scienza con le sue scoperte sono rivelatrici di Misteri. Risalendo all’etimologia della parola technê ?????, scopriamo che essa significa sia “arte” che “perizia” ed è la radice della parola “tecnologia”. La linguistica stessa indica il lieve confine tra arte e scienza indicando come l’arte stessa sia una scienza nell’uso di formule lineari e geometriche, segreti matematici, tridimensionalità, sezione aurea, comprensione teosofica, triangolarità figurativa, fotomanipolazione, fisiognomica. La cosiddetta praxis italiaca declinata dall’artista scienziato. Questa interconnessione tra arte, scienza, permise ai ritratti di Leonardo da Vinci di catturare la vera essenza dei suoi modelli, rivelandone il mondo all’interno. Le evoluzioni di questa rivoluzione, aprirono la strada all’arte cinetica interattiva del futuro e all’Arte digitale; Gli algoristi impiegando piattaforme Internet e algoritmi, usando anche grafiche di frattali degli anni ’80, hanno generato l’arte algoritmica . International Art prize Giotto si è sempre distinto per aver inteso la complicità di scienza ed arte e ricercare la figura dell’artista modello Da Vinci, altresì per aver prodotto il primo Catalogo digitale delle Arti contemporanee e la Prima mostra metaversa L’altare della Pace, dove artisti specializzati provenienti da tutto il mondo, premiatissimi, hanno esposto le loro opere con logaritmi, algoritmi e frattali in una scenicità e musicalità intensa ed espressiva”. Il prestigioso premio ideato dal critico d’arte internazionale Melinda Miceli, ambasciatrice culturale di Ente Proloco Puglia, Svimar, Console e accademico di Wikipoesia e Norman Academy, direttore artistico onorifico di Stampa Parlamento e Corriere Nazionale, Informa Sicilia etc…ha uno storico di premiati internazionali tra cui Enti e fondazioni nazionali ed esteri, Università, Artisti, politici e registi di Hollywood”.
Sono stati premiati da International Art prize Giotto per aver musicato e cantato Il Segreto di Notre Dame de Paris opera della celebre scrittrice contemporanea Melinda Miceli, il maestro Felice Iafisco e Tina de Luca soprano. Presentato il Cortometraggio in analogico e AI del Segreto di Notre Dame de Paris che ha suggestionato la sala unendo parole alchemiche e musiche gotiche in una sinfonia di strumenti attraverso una voce lirica veramente magistrale. Seguiranno sue future presentazioni nei festival del cinema europeo.
Romanzo corale e lirico, attento alle singole voci, sa mettere in scena l’eterna lotta tra Bene e Male con una scrittura dantesca di rara abilità che racconta l’anima dei protagonisti, cavalcando secoli di storia, attraverso atmosfere e ambientazioni, intrise di sacro e di mistero. In un ritmo serrato e intriso di metafisica e Sapienza, richiamati alla fine da Victor Hugo, il re di Francia Filippo il Bello, il papa e tutti gli storici personaggi legati alla regina delle Cattedrali, sfilano innanzi all’altare, intonando un gotico e ancestrale Te Deum che annulla le tenebre, celebrando la Vittoria di San Michele sull’Avversario. Solo la preziosa penna della nota e premiatissima Scrittrice contemporanea Melinda Miceli poteva onorare l’Opera di Hugo, sebbene il Segreto di Notre Dame sia ammantata da un linguaggio quasi biblico e dantesco con tematica diversa nella sua declinazione sacrale, contemporanea e allegorica. Si tratta di un soggetto sacro, coreografico e suggestivo, esternato su scenografie sicule e francesi, sfondo di città dai colori mediterranei che riporta in scena le gabbie sociali e karmiche che ancora oggi si rivelano fatali nel separare le razze umane e le loro anime opposte.
Capolavoro di letteratura storica sacrale, dal lessico poetico, sottende il grande mistero umano che influenza la nostra epoca a partire dall’ indimenticabile e nefasto incendio. Dalla Prefazione di Carlos Rascon poeta spagnolo ed editore internazionale estraiamo la Sua grandezza letteraria:
“Sarò il meraviglioso angelo dei tuoi sogni, ed il diavolo delle tue passioni, ed inchioderò la tua anima alla mia, cosi potrai esistere solo se esisto io!”
Dopo questa frase pronunciata da Lucio alla sua amata Michela il giorno dopo 15 aprile 2019 il libro alchemico per eccellenza, la Cattedrale gotica di Notre Dame, è arsa dal disastroso incendio. La colpa di Lucio di essere impuro e duale riporta Michela verso Parigi, reincontrandolo sulla Senna dopo aver girato l’Europa alla ricerca di una sua impossibile redenzione. Da qui nasce un dialogo soprannaturale nella Cattedrale, che Lucio ritiene di sua proprietà, opponendosi ai disegni di Dio.
A guidare la controffensiva è Michela che, sulle orme di “Quis ut Deus?” (Chi è come Dio?), sconfigge Lucio attraverso una sorta di esorcismo evangelico e d’arte mentre gli estorce il segreto dell’incendio della Cattedrale, aiutata da Victor Hugo e dai personaggi storici di Notre Dame che innalzano un The Deum facendo fuggire Lucio.
Il messaggio dell’Opera è la rinascita del cristianesimo e dei Suoi valori etici attraverso l’agognata ricostruzione della regina delle cattedrali cristiane, tempio della sapienza biblica ed evangelica da custodire. Altresì la sensibilizzazione sulle opere d’arte sacra e loro esatta lettura come simbolo di un insegnamento di pace universale e di memoria delle virtù teologiche. Per la Sua trama unica intrisa di simbologie artistiche, “Il segreto di Notre dame è la più riuscita rappresentazione lirica e allegorica sulla cattedrale di Notre Dame del XXI° secolo firmato dalla premiatissima penna della storica e romanziera Melinda Miceli“.
Tra i tanti riconoscimenti per la scrittrice contemporanea Melinda Miceli: Premio dalla rivista spagnola Luz Cultural, una Benemerenza d’onore dalla Real Casa Spreti Malmesi, Griffo Focas di Cefalonia, altresì il Premio Flame of peace degli Asburgo di Lorena.
Grande successo di pubblico per l’evento dove una squadra di artisti tecnici di International art Prize Giotto, con le loro Opere, ha rappresentato la cosiddetta figura dell’artista scienziato modello Leonardo da Vinci.
Hanno ricevuto il Premio internazionale La Fenice d’oro i seguenti celebri Artisti:
Sebastiano Cosimo Auteri “Per aver contribuito a diffondere l’arte della fotografia d’autore in Europa”. “Per la sua magistrale tecnica, e per aver effigiato il sacro in opere di acclarato successo”.
Marco Troia “Per la sua carriera ricca di mostre istituzionali e lo stile poliedrico”.
Sono stati premiati con International Art Prize Giotto i seguenti celebri Artisti:
Belinda Ferraro “Stilista internazionale di magistrale carriera umanitaria” .
Attestati di merito alla carriera a Miguel Angel Acosta Lara “Per la Sua creatività magistrale nell’arte digital classica e d’avanguardia”, e al fotografo d’arte Andreas Martin Fedrigo in foto col Presidente Melinda Miceli, reduce dal successo di Swiss art expo.
Ospite d’onore Il dr. Alfio Cimino premiato con International art Prize Giotto come “Eccellenza della medicina per le sue ricerche geriatriche”.
Il Sindaco Francesco Italia “Per aver contribuito a rendere Siracusa una meta turistica ricercata”. Il premio sarà consegnato in Comune dal Presidente Melinda Miceli. Attestato di Merito alla Carriera al dr Leonardo Lodato “Per la Sua magistrale attività di giornalista e direttore della Sicilia”.
Cav. Martino Sgalambro