- Nel primo semestre le richieste di prestiti sono in lieve calo -1,9%, tuttavia nel mese di giugno si registra un’inversione di tendenza +3,5%.
- Cresce l’importo medio richiesto che si attesta a 9.300 Euro.
- I prestiti personali crescono del +7,9%, dinamica inversa per i prestiti finalizzati -9,6%.
- I piani di rimborso preferiti sono quelli superiori ai 5 anni, con una quota che sfiora il 30% del totale.
Secondo l’ultima analisi del Barometro CRIF su fonte EURISC, nei primi 6 mesi del 2024 le richieste di prestiti da parte delle famiglie subiscono una leggera contrazione che fa segnare un -1,9% rispetto al corrispondente periodo del 2023. Tuttavia, se guardiamo al singolo mese di giugno si riscontra un cambio di tendenza (+3,5%), dopo che nei due mesi precedenti vi era stato un rallentamento. Dinamica opposta invece per l’importo medio che si attesta a 9.300 Euro, con una crescita dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Entrando nel dettaglio delle diverse forme tecniche di questi primi sei mesi dell’anno, i prestiti personali subiscono una spinta del +7,9%, lo stesso vale per l’importo medio che mostra un aumento dell’1,1%, toccando un valore di 12.007 Euro. Dinamica inversa per i prestiti finalizzati, che segnano un -9,6% ma con un importo medio in recupero rispetto agli ultimi due anni (+13,9% rispetto allo stesso periodo del 2023), e un valore complessivo di 6.748 euro.
“Con una politica monetaria europea che torna a essere espansiva si prospetta un quadro economico più stabile che avrà effetti positivi sul mercato del credito, dopo anni di profonda incertezza e cautela da parte delle famiglie. La congiuntura di stabilità ritrovata avrà, in primis, un effetto alone che spingerà a programmare nuovi progetti di spesa e di conseguenza a richiedere nuovi finanziamenti personali e finalizzati” – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
La distribuzione delle richieste per fascia di importo, durata ed età
L’analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che nei primi sei medi del 2024 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe inferiore ai 5.000 Euro, che arriva a spiegare i 48,8% del totale.
Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento si mantiene lo stesso andamento, ben il 65,2% delle richieste di prestiti finalizzati presenta importi al di sotto dei 5.000 Euro; la stessa classe d’importo risulta la preferita anche per i prestiti personali, con il 31,3% del totale.
Per quanto riguarda invece la distribuzione per durata dei finanziamenti si evince che le famiglie adottano principalmente piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota che sfiora il 30% del totale.
Se guardiamo alle diverse forme tecniche, i prestiti finalizzati concentrano circa la metà delle richieste (47,5%) tra i 18 mesi e i 36 mesi, mentre i prestiti personali si sono indirizzati sempre di più verso piani di rimborso superiori ai 5 anni (50,5%).
Osservando, infine, la distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all’età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come nel I semestre 2024 sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 23,4% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni (20,4%).