Mercato azionario in ordine sparso in Europa. Milano scende

Giornata intensa per il mercato azionario europeo, che ha chiuso a tinte miste in mezzo a trimestrali e meeting di banche centrali. La più importante, quella della FED, è avvenuta solo a piazze chiuse. Prima però aveva annunciato la sua decisione la Bank of Japan, che ha alzato i tassi di 25 pb.

La giornata sul mercato azionario

mercati-trading-finanza-borsa-wallstreetLuglio va in archivio con un bilancio mensile positivo per l’indice FTSE Mib (circa +2%), nonostante la seduta di mercoledì si sia chiusa con un calo dello 0,42%. Sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata sotto la parità a 35.962 punti. Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,39%); in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,4%).
Nel resto d’Europa il bilancio è a tinte miste. Salgono il Dax tedesco (+0,6%), Parigi (+0,8%), Amsterdam (+1,39%) e Londra (+1,14%). Arretra invece Madrid (-1,2%).

I numeri di Milano

Il controvalore degli scambi sul mercato azionario milanese è stato di 2,57 miliardi di euro, in ribasso (-3,24%), rispetto ai precedenti 2,66 miliardi. I volumi scambiati sono passati da 0,5 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,48 miliardi di azioni.
Sul listino milanese hanno brillato soprattutto i titoli del settore sanitario: Amplifon (+4,4%), Recordati (+3,1%) e Diasorin (+2,7%). Giornata molto positiva anche per Iveco (+2,8%), che è stata oggetto che di tecniche di scalping 5 minuti.

La giornata sul mercato azionario è invece stata negativa per il settore bancario: Popolare di Sondrio -3,16%, Finecobank -2,73%, Bper -1,78%, Intesa -1,24%.
Deludente anche Leonardo -2,78% e Telecom -1,73%.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, il cambio euro-dollaro è tutto sommato piatto (dati Pocket Option Italia), nonostante l’inflazione nel blocco questo mese appaia superiore alle stime. Galoppa intanto lo yen, dopo l’aumento dei tassi da parte della Bank of Japan.
La nuova escalation in Medio Oriente infiamma il petrolio, con Brent e Wti che guadagnano oltre il 2,5%.
Intanto il rendimento del Btp decennale scende al 3,65% (dal 3,7% di ieri) e lo spread con il Bund di pari durata si restringe leggermente a 137 punti base.