Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè, ha costruito una carriera di successo in un mondo dominato dagli uomini. Nella sua autobiografia “Il coraggio di provarci” racconta le sfide affrontate nel suo percorso, un’ispirazione per le nuove generazioni.
Il viaggio di Cristina Scocchia: dalle radici a una carriera di successo
Nata a Coldirodi, una piccola frazione di Sanremo, Cristina Scocchia ha intrapreso un percorso professionale che l’ha portata a diventare un’importante manager. Da giovane, ha aiutato la sua famiglia nella coltivazione dei crisantemi, un’attività che le ha insegnato il valore del lavoro e della dedizione. “I crisantemi per me sono il simbolo di un’infanzia felice e rappresentano la voglia di provare a conquistare quella quarta carta, che insieme a impegno, passione e determinazione mi avrebbero permesso di fare poker”, racconta. La sua carriera è iniziata in Procter & Gamble, dove ha dimostrato una determinazione straordinaria, affermando fin da subito il suo obiettivo: diventare Amministratore Delegato. Un sogno che per molti sembrava irraggiungibile, ma che è diventato realtà grazie alla sua caparbietà e alla convinzione che ogni donna abbia il diritto di provare a raggiungere le proprie aspirazioni se ha il coraggio di provarci. La sua autobiografia, “Il coraggio di provarci”, riflette proprio questa filosofia e racconta le sfide affrontate lungo il cammino, inclusi i momenti difficili legati alla sua condizione di donna in un mondo prevalentemente maschile. Il più grande ostacolo che ha dovuto superare? “Quello di trovare l’opportunità di dimostrare se e quanto valevo. Per questo devo ringraziare Procter & Gamble, anzi “mamma Procter”, perché so che esistono sempre delle eccezioni, ma nella stragrande maggioranza dei casi noi donne lottiamo molto di più per raggiungere i nostri traguardi. Se è vero che il talento è equamente distribuito tra ricchi e poveri e tra uomini e donne, le opportunità di dimostrarlo no, non sono equamente distribuite”.
Cristina Scocchia: “La lotta per la parità di genere in Italia è ancora lunga”
Cristina Scocchia ha saputo affrontare le difficoltà con professionalità e ironia, trasformando ogni ostacolo in un’opportunità di crescita. La sua carriera è costellata di riconoscimenti, tra cui la Mela d’Oro della Fondazione Marisa Bellisario e la presenza nella lista di “Forbes” delle 100 donne leader più influenti. Nonostante i successi, anche lei ha dovuto confrontarsi in prima persona con episodi di disparità di trattamento, specialmente al suo ritorno in Italia dopo gli anni vissuti fuori. “All’estero non ho mai avuto bisogno di affermare i miei diritti o di chiedere una parità di trattamento. Qui è capitato. Scherzando dico che ho scoperto di esser donna a 40 anni, al mio rientro in Italia”, dice la manager. Qui, ha scoperto che la lotta per la parità di genere è ancora lunga e complessa: “Da noi nel settore pubblico solo un dirigente su tre è donna e i numeri sono ancora più inclementi nel settore privato”. Sebbene si inizino ad intravedere dei progressi, l’AD di Illycaffè sottolinea la necessità di continuare a insistere sul cambiare la cultura che circonda le donne in carriera, promuovendo un ambiente in cui il merito sia il criterio principale di valutazione. “Per diminuire il divario di genere sono convinta ci si deve impegnare su tre fronti: cambiare la cultura per cui se una donna vuole fare carriera è ‘ambiziosetta’ mentre un uomo è determinato; capire che a parità di diritti corrisponde parità di doveri nella cura della casa e della famiglia; avere uno Stato che aiuta la genitorialità. Senza dimenticare mai che la migliore strategia per promuovere le donne è il merito”, afferma Cristina Scocchia. Intanto, la sua storia è fonte di ispirazione per le nuove generazioni, una dimostrazione che con determinazione e passione è possibile superare qualsiasi barriera.