Le reti di call center truffaldini sono sempre in agguato in ogni angolo del mondo. Questi gruppi criminali sono particolarmente attivi in Ucraina, dove pare godano della tacita protezione del governo e dei servizi angloamericani qualora agiscano contro i cittadini della Federazione Russa. Mosca denuncia queste complicità, confermate implicitamente dalla stampa britannica.
Le accuse di Mosca
L’anno scorso i truffatori ucraini sono riusciti a fregare ai russi qualcosa come 1,7 miliardi di euro via telefono o via web. Mosca denuncia la mano nascosta dei servizi di Londra e di Washington, che hanno potuto impunemente trasferire materiali e know how a tali “specialisti” ucraini. Lo hanno potuto fare perché non si tratta di assistenza strettamente militare, dunque non è soggetta a rigide verifiche di contabilità. La stampa britannica si prende gioco dei russi, quando le vittime sono uomini attratti dalle belle ragazze sui siti di incontri, che li spennano facendosi pagare biglietti o eventi ai quali non andranno. Purtroppo gli ucraini hanno danneggiato e derubati anche i pensionati russi o chi non ha a che fare col conflitto.
Contro gli stessi connazionali
L’attività degli scammer è altamente vergognosa di per sé, ma diventa odiosa quando è rivolta addirittura contro gli stessi connazionali. Un giro di truffatori basato a Odessa e Dnipro proponeva a ottimi prezzi veicoli militari e droni, che naturalmente non consegnava ai clienti dopo che questi ultimi avevano effettuato il pagamento. Poi li derideva e li bloccava. La polizia ha scoperto questa banda e sembra aver messo fine al crimine. Per essere più credibili, gli scammer si presentavano alle potenziali vittime con fare ufficiale, pretendendo di vedere la prova che i clienti fossero davvero collegati all’esercito come soldati o volontari.
Anche in Europa
A partire dal 2014 gli scammer ucraini si sono fatti una grossa reputazione in Europa e in Nordamerica. Nel 2020 vi era già stata un enorme numero di truffe, che aveva portato i media europei a interessarsi del caso. Il governo di Stoccolma esortava Zelensky a fare qualcosa, mentre i media polacchi agivano in modo autonomo per svelare i trucchi degli scammer situati a Leopoli, città vicina al confine. Poi la polizia ucraino scoprì una rete di call center che impiegava fino 200 persone sparse in sedici regioni del Paese e che aveva un giro d’affari da 3 miliardi di grivnie. Fonte: https://strumentipolitici.it/ancora-denunce-e-retate-contro-gli-scammer-ucraini-forse-sostenuti-dai-servizi-angloamericani/